DOMANDA
Gent.mo dott.re volevo gentilmente chiederLe se il periodo finestra hiv varia in caso di donazione di sangue.E se si perchè.Perchè chi dona ha diritto di essere controllato fino allo stremo e chi non dona non ha lo stesso diritto?non capisco.Io ho effettuato dopo rapporti non protetti un test nat ad un mese di distanza e l’infettivologa mi aveva detto essere definitivo poi test anticorpali a 2,4,5,6,7,8,9, mesi dall’ultima esposizione tutti negativi.Mi hanno detto che i test sono attendibili e definitivi e di non ripeterli più.Quindi potrei anche donare?giusto?o per la donazione non sarebbero ancora definitivi?Allora dovrei dubitare della loro attendibilità e continuare a fare test?NON CAPISCO.SONO MOLTO MOLTO IN ANSIA.SE PUò MI AIUTI.IN QUESTI MESI HO AVUTO ANCHE SVARIATI SINTOMI TUTT’ORA PRESENTI(LINFONODI,GHIANDOLE SALIVARI,NAUSEA;DOLORE ALLA SCHIENA.ALLORA PERCHè MI DICONO DI NON EFFETTUARE PIU TEST?LA RINGRAZIO.CONFIDO IN UNA sUA RISPOSTA
RISPOSTA
Lei ha eseguito tutto quello che doveva e poteva fare, anzi anche più del necessario. L’esecuzione della ricerca di anticorpi anti-HIV a 9 mesi è una prassi talora utilizzata, ma più spesso ridondante, soprattutto se è stata già eseguita una NAT a un mese con esito negativo e un test di quarta generazione (di cui ormai quasi tutti gli ospedali dispongono) a 90 giorni, altrettanto con esito negativo.
Per cui non c’è affatto da preoccuparsi.