DOMANDA
Egregio professore Remuzzi, desidero illustrarLe un mio recente e intenso iter di patologie nella speranza che possa darmi consigli utili in merito.Affetto nel 2008 da LNH al rinofaringe, ho effettuato 6 cicli di terapia (rituximab, cortisonici, R-CHOP), che mi ha “regalato” il diabete (che solo da qualche mese sembra contenuto entro max 150, grazie a dieta e Repaglinide 3 cp die) Gennaio 2011 nefrectomia totale rene sx per Ka in zona mesorenale. Il rene dx, come da pregressa scintigrafia, funziona al 60,05% con una clearance attuale di 39 (Metodo MDRD). Ho una creatinina che negli ultimi 3 mesi registra i seguenti valori: 1,40 – 1,50 – 1,60 – 1,92 e una settimana fa 1,82 , nonostante una dieta scarsa di proteine, sali e zuccheri, che non so quanto valida ed efficace. Con la creatinina a quei livelli non posso eseguire una Total-Body con mdc per controllare LNH e Ka, perché diversi radiologi mi hanno detto che, anche con opportuna idratazione pre e post esame ,il rischio di danni seri
RISPOSTA
Certamente esiste il rischio che la somministrazione di mezzo di contrasto in presenza di insufficienza renale e diabete possa determinare un incremento della creatinina. Tuttavia si può cercare di ridurre il rischio con una opportuna idratazione, anche se non abbiamo la garanzia che la funzione renale non peggiori. Si deve comunque fare un altro ragionamento, a mio avviso. Non eseguendo la TAC il rischio di non mettere in evidenza una ricaduta della malattia ematologica o di una diffusione del tumore, potrebbe essere di gran lunga maggiore del rischio di un peggioramento, magari modesto e transitorion della funzione renale. Naturalmente la decisione finale spetta a lei, ma io credo che il suo medico (nello specifico, l’ oncologo che – presumo – la segue) dovrebbe discutere con il radiologo il suo caso, e stabilire la strada migliore da prendere. Si può tra l’altro valutare se si può utilizzare un altro metodo di indagine radiologica, per esempio la risonanza magnetica.
Cordiali saluti,
Giuseppe Remuzzi