consulto medico

    Pubblicato il: 31 Maggio 2010 Aggiornato il: 31 Maggio 2010

    DOMANDA

    Sono stato operato di carcinoma pancreatico corpo caudale, a cellule chiare ( 3,5 cm di diametro)nel Gennaio 2006. Una TAC PET completa ,nel Maggio 2006, escludeva la presenza di altre neoplasie.Non ho effettuato nessuna terapia.Nel dicembre 2009 sono stato sottoposto a nefrectomia parziale al rene dx,per carcinoma con diametro massimo di 1,5 cm. L’urologo,ora, vorrebbe sottopormi a una terapia di quattro pastiglie al dì di NEXAVAR per un anno. L’Istituto di anatomia,fin dal primo intervento, sostiene la secondarietà del carcinoma pancreatico
    e riconduce la primarietà alla neoplasia renale comparsa circa quattro anni dopo.Vorrei avere il suo parere circa quest’ultima ipotesi e sulla terapia consigliatami.
    La ringrazio e resto in attesa di una sua cortese risposta.

    RISPOSTA

    Ormai è universalmente accertata l’efficacia del Sorafenib nel trattamento dei secondarismi da carcinoma a cellule chiare del rene. E’ piuttosto strano che una così piccola lesione renale abbia potuto dare dei secodarismi pancreatici ma a quanto pare l’anatomo patologo non ha alcun dubbio. Attualmente ci sono altri secondarismi??