DOMANDA
Gentile dottore,sono portatrice di neuromodulatore sacrale per sindr.di Flowler ed e’stato ipotizzato da un suo collega una instabilita’ sacroiliaca sulla base di dolori che partono dal forame ischiatico dx e si irradiano allo scavo pelvico dx e dolori alla gamba per i quali prendo 250 gr di liryca. A tale ipotetica diagnosi e’ giunto dopo due anni di peregrinazioni da un professionista all’altro e dopo cure inefficaci di antinfiammatori e altri farmaci inutil.
Il medico ha fatto questa ipotesi basandosi anche su una risonanza magnetica in cui si evidenziavano numerosi emangiomi e un rx. Mi sono state precritte infiltazioni di cortisone per confermare la diagnosi ma l’urologo che mi ha operato mi ha detto che ora il mio organismo non e’ in grado di sopportarle. Che cosa devo fare ed eventualmente quali esami fare ancora per confermare la diagnosi? Io abito a Milano…chi mi consiglia? Lei pensa sia necessario l’intervento chirurgico o ritiene che la terapia farmacologica o fisioterapica possa risolvere? Mi e’ stata impostata una terapia del dolore farmacologica massiccia che e’risultata inefficace.Grazie
RISPOSTA
Caro Lettore
evidentemente non è una situazione facilmente definibile sulla base di quanto riportato. La diagnosi di instabilità sacro iliaca per la quale può essere indicato l’intervento di artrodesi dell’articolazione stessa passa necessariamente da uno o più test di blocco della articolazione.
Tali test sono di pertinenza dei terapisti del dolore, devono essere fatti sotto controllo radiologico e devono dare esito positivo (il dolore deve passare) almeno per un breve periodo.
A Milano il Centro di Terapia del Dolore più noto è quello del Policlinico.
Distinti saluti
P.Gaetani