DOMANDA
Buongiorno dottore,
Le scrivo in merito alla sitazione di mia madre.
Nel 2007 all’età di 59 anni le è stata diagnosticata la LLC a cellule B.
Nel 2008 ha intrapreso le cure con rituximab e chlorambucile, da novembre 2008, come scritto sulle carte del centro dove era in cura c’era la dicitura “quadro compatibile con remissione, midollo rigenerante?”.
Stop terapie da febbraio 2010 e da allora in remissione completa.
Mia madre soffre di ipertensione arteriosa (in cura con tareg 160) ed era sovrappeso, ma nell’ultimo periodo ha perso 17 kg.
Nelle ultime analisi effettuate a gennaio 2019 tutto apposto, tranne qualche valore:
Emoglobina corp. media (MCH) 31.5 (27.0-31.0)
Granulociti eosinofili 6.3 (… fino a 6.0)
Colesterolo totale: 252
Colesterolo LDL 161
Non voglio chiedere nulla di specifico, perchè tutto sommato la situazione è buona, però ho sempre il timore che possa verificarsi una recidiva della malattia.
Sono un figlio preoccupato per sua madre, tutto qua.
Sono quasi 10 anni che è in remissione, anche se so che essendo una malattia cronica non si può mai dire, vorrei sapere, se possibile, quante possibilità ci sono che la malattia si “rifaccia sotto”?
Dopo tutto questo tempo, mia madre può aspettarsi di avere una aspettativa di vita “normale”?
diciamo quello che la natura vorrà concederle…
Ora lei ha 71 anni.
Grazie in anticipo.
RISPOSTA
Buongiorno. E’ molto probabile che prima o poi la LLC di sua mamma possa recidivare, ma le terapie disponibili oggi, rispetto a quelle disponibili 10 anni fa, hanno completamente modificato l’algoritmo terapeutico e l’aspettativa di vita media dei pazienti. Pertanto, anche se sua mamma dovesse recidivare, avrebbe un’elevata possibilità di tornare in remissione completa, anche solo con farmaci per bocca (es. ibrutinib).
Cordiali saluti,
Francesco Onida