DOMANDA
Gentile professore Ceccarelli
sono una ragazza di 23 anni e ho i piedi piatti, purtroppo non ho mai fatto nulla per correggerli, quando ero piccola l’unica cosa che facevo erano dei piccoli esercizi.Ora soffro di dolori ai piedi anche per una semplice camminata o corsa,insomma penso che adesso sono giovane e posso resistere ma un giorno l’età aumenterà,probabilmente anche il mio peso e quindi ho la netta sensazione che i dolori andranno solo ad aumentare. Nella mia città ho consultato un ortopedico che mi ha consigliato l’intervento chirurgico però non con la protesi riassorbibile bensì in titanio anche se ciò è ancora da decidere; secondo il suo parere io ho entrambi i piedi con un piattismo di 3°grado e mi ha consigliato di operarli contemporaneamente;però adesso ho saputo di una tecnica di fisioterapia:”metodo mezieres” con la quale potrebbero sistemare la mia postura e i piedi.Io sono molto scettica anche se la cosa mi alletta per evitare l’intervento chirurgico,però non avevo mai sentito dire fino ad ora che i piedi piatti potessero essere curati attraverso la fisioterapia soprattutto in soggetti adulti.Mi piacerebbe sapere la percentuale di risultato dell ‘intervento per la mia età e i tempi di recupero in seguito. Ho guardato numerose volte il video in cui lei opera un soggetto di 38 anni ed è proprio grazie a lei che ho capito di non essere in ritardo per risolvere il mio problema.Vorrei davvero un suo parere.
cordiali saluti
RISPOSTA
Carissima, non conosco la tescnica riabilitativa per piede piatto da lei menzionata, ma le confermo lo scetticismo sulla possibilita’ di curare i piedi piatti sintomatici dell’adulto con sola fisioterapia.
In questi casi il trattamento chirurgico e’ possibile e puo’ portare a buoni risultati, ma non sono d’accordo nell’effettuarlo solo per motivi preventivi. Nell’adulto infatti penso che i piedi piatti vadano operati solo se la sintomatologia dolorosa impedisce una vita normale. Riguardo alla tecnica chirurgica il concetto fondamentale e’ riallineare la parte posteriore del piede ed ogni chirurgo utilizza la tecnica che ritiene adeguata in base alla propria esperienza. Non credo sia un problema di tecnica chirurgica ma di esatta indicazione all’intervento che purtroppo, senza un adeguato esame clinico e delle radiografie non posso confermare, anche perche’ nell’adulto di solito il dolore e’ dovuto alla patologia del tendine del tibiale posteriore che deve essere assolutamente valutato.
Cordiali saluti