Consulto su borsite achillea/ tendinopatia

    DOMANDA

    Buonasera dottore,
    le scrivo grazie al sito trovato in rete. Sono giorni che leggo informazioni su cisti/borsiti tendinee e simili. Fin ora tra tutti i casi letti, quello che lei descrive nel sito sembra essere il mio attuale problema.
    E’ iniziato tutto circa 8 anni fa con una piccola pallina sulla parte posteriore del piede destro (all’altezza della caviglia per rendere l’idea) dalla parte però del tallone sul tendine d’achille, all’inizio potevo sentirla solo al tatto, con il passare del tempo il problema ha iniziato a peggiorare ma molto lentamente non avvertivo dolore solo quando mettevo le scarpe ma era leggero e andava via subito, sono sincera, non me ne sono curata ed ho fatto un gravissimo errore di cui da qualche settimana mi sto pentendo amaramente. Ad oggi sono disperata, ho 30 anni e sono entrata da poco nel sesto mese di gravidanza da settimane avverto dolori lancinanti al mattino dal momento in cui poggio il piede, non mi vergogno a dirle che ho pianto per il dolore. immagino che il peso stia anche peggiorando la situazione. Non ho messo molti Kg pur essendo già al sesto mese, ma la nausea i primi mesi mi ha portata a perdere circa 3kg e adesso ne ho ripresi 4kg, 1 solo kg in più rispetto a prima. Quella pallina ormai è cresciuta, ho infatti un rigonfiamento bianco al centro e rosso attorno. Premetto che ho sempre fatto sport ma non di continuo ho avuto anche periodi di pausa lunghi, ho fatto danza classica da ragazzina, successivamente mi sono iscritta in palestra, e due anni fa facevo pole dance. Quello in cui ho sempre sbagliato è stato ballare e fare attività fisica a casa da sola fino a poco tempo fa, prima della gravidanza seguivo un programma di allenamento con un’app sul cellulare. Sicuramente anche le calzature non mi hanno aiutata inutile dirle che da donna sono una grande amante delle scarpe con tacco anche molto alto. Su consiglio del mio medico di base ho eliminato le calzature sostituendole momentaneamente con i sandali sanitari ed ha applicato il kinesio taping dopo aver schiacciato (la sacca di liquido come mi ha detto) verso l’interno. Al tatto sentivo dolore ma dopo un pò che lo teneva schiacciato devo dire che il dolore diminuiva velocemente. Mi ha consigliato di usare per un periodo che non mi ha specificato il kinesio taping per far rientrare questa sacca. Ad oggi sono trascorse due settimane, ho trascorso queste due settimane con dolori acuti al mattino che andavano via solo camminandoci sopra, due giorni fa sembrava andare meglio il dolore da quando mi durava per circa un’ora si era ridotto a circa 20/30 min al massimo e quando mi toccavo la sacca (non so come chiamarla, cisti, edema, borsite su internet se ne leggono tante) sembrava esser rimpicciolita fino a quando ieri nel poggiare il piede a terra e restando ferma è iniziato un dolore acuto improvviso e dinuovo il rigonfiamento, una volta passato il dolore non potevo comunque appoggiare il piede perchè sentivo come delle scariche elettriche che mi davano fastidio. Stamattina avevo ancora dolore una volta sveglia e provando a camminare senza kinesio il dolore aumentava in pratica non posso più stare senza. Sono dispiaciuta perchè sembrava andare meglio e invece nulla, forse è presto per i risultati,non so effettivamente quanto ci voglia, piuttosto mi chiedevo se secondo lei fosse efficace o meno questa operazione, ho qualche speranza che il bozzo rientri con il solo utilizzo del kinesio risolvendo il problema? Posso camminarci sopra, uscire e fare le cose normalmente? Dato che ormai fa freddo e spesso piove e non posso uscire con i sandali sanitari, nel caso prendessi degli stivali bassi della UGG posso usarli? Devo mettere le talloniere/plantari? Essendo gravida per ora non posso fare molto ma mi mancano 3 mesi per il parto e non penso di riuscire a sopportare per così tanto tempo. Mi spaventa tantissimo il dopo, il parto che sarà un cesareo, quindi dovrò stare a letto per un pò se mi fanno togliere il kinesio inizia subito il dolore forte e di più mi spaventa quando ci sarà il bambino e avrò tanto da fare, vorrei vivermi questi momenti con gioia ma sono spaventata da questo problema. Mi aiuti dottore. Se fosse possibile mi sarebbe molto di aiuto ricevere il suo parere professionale, le ripeto sono veramente disperata, non so come uscirne ed essendo una mamma in attesa tutto questo mi mette ancora più ansie e paure.
    Grazie infinite in anticipo, mi auguro vivamente di ricevere una sua cordiale risposta.

    RISPOSTA

    Cara Signora, e’ per me pressoche’ impossibile risponderle in maniera esaustiva senza avere a disposizione elementi clinici che si possono trarre da una accurata visita. Le consiglio quindi di rivolgersi ad uno specialista ortopedico che si interessi di patologia del piede che potra’ inquadrare il suo caso anche consigliando esami complementari, fare una precisa diagnosi e proporle un adeguato trattamento magari basato su evidenze scientifiche.

    Cordiali saluti

    Francesco Ceccarelli

    Francesco Ceccarelli

    Professore ordinario di ortopedia e traumatologia presso l’Università di Parma dove dirige anche la scuola di specializzazione. Nato a Perugia nel 1955, si è laureato in medicina nel 1980 e si è specializzato in ortopedia nel 1983 e in fisioterapia nel 1987. È autore di oltre 350 pubblicazioni scientifiche in Italia e all’estero.
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