Consulto su dilatazione bulbo aortico

    Pubblicato il: 3 Gennaio 2013 Aggiornato il: 3 Gennaio 2013

    DOMANDA

    Egregio Prof. Ceconi,
    pochi giorni fa mi sono recato dal cardiologo per effettuare una visita con ECG ed ecocardiogramma. Gli esiti erano tutti nella norma (il medico mi ha fatto anche i complimenti per il cuore…) tranne che per un valore relativo al bulbo aortico emerso durante l’ECO. Le riporto qui di seguito quanto scritto:
    “Iniziale dilatazione del bulbo aortico in valvola aortica tricuspide”.
    Poi di seguito i valori registrati, i primi sotto la dicitura “Method of disks” i secondi “Single plane”:
    Radice aortica: 4,0 cm – 1,94 cm/m2
    Rapporto aortico: 1,22
    Aorta ascendente: 3,5 cm – 1,67 cm/m2
    Giunzione sino-tubolare: 3,5 – 1,72 cm/m2
    Arco aorta: 2,7 cm – 1,29 cm/m2
    Età 40, altezza: 1,88 cm, peso 80 kg
    Pressione: 120/80.
    Il cardiologo mi ha detto di non preoccuparmi e mi ha invitato a fare un nuovo Eco fra 3/5 anni e di continuare con l’attività sportiva. Io invece ho letto molte cose in internet sulla questione e mi sono un po’ spaventato.
    Lei cosa ne pensa?
    Grazie mille per la risposta.
    Buona giornata.
    Luca

    RISPOSTA

    Gentile Amico,
    Posso osservare i seguenti aspetti:
    1. Lei è molto altro e di corporatura robusta quindi questi valori sono solo lievemente sopra la norma. Tenga anche conto che il concetto di “norma” nasce da valutazioni statistiche e non corrisponde al concetto che noi abbiamo di “normalità”
    2. E’ molto importante che l’aorta sia tricuspide (ovverosia “normale”!) in quanto in queste forme, rispetto alla condizione di cosiddetta bicuspidia, è molto più raro l’andamento verso progressiva evoluzione. La cuspidia è un concetto che si riferisce alla morfologia della valvola: la forma bicuspide è una vera malattia congenita.
    3. Leggo che lei ha la pressione normale. In futuro, è importante un controllo ottimale dell’eventuale ipertensione, se questa dovesse svilupparsi.
    4. Io in genere consiglio un primo controllo a 1 anno, per verificare che nel breve periodo i valori siano stabili. In seguito i controlli possono essere molto meno frequenti.
    In generale quindi, credo di poterla senz’altro rassicurare