contagio HIV fellatio

    DOMANDA

    Buongiorno Dottore,
    vorrei un suo parere in merito al rischio di contrarre l virus HIV a seguito di un incontro con un ragazzo sconosciuto che si è svolto così:
    – rapporto vaginale protetto
    – fellatio attiva non protetta senza eiaculazione (sotto la doccia quindi in presenza di acqua)

    La ringrazio molto,
    cordiali saluti

    RISPOSTA

    Cara lettrice, il rischio di contrarre l’HIV dopo il suo incontro sessuale (nel caso che il suo partner fosse stato positivo al virus) è, in verità, basso. Però vorrei metterla in guardia con alcune considerazion. L’uso del profilattico è fondamentale nella profilassi della malattie a trasmissione sessuale, dà una sicurezza molto elevata. Nonostante ciò non conferisce una sicurezza al 100% (come del resto non è sicurissimo come anticoncezionale).
    Per quanto riguarda, poi, la fellatio, questa è pratica molto meno rischiosa, nella trasmissione dell’HIV, piuttosto che la penetrazione vaginale o anale naturale senza protezione. Però bisogna ricordare che lo sperma può contenere HIV, nel soggetto siero positivo. Quindi, se sono presenti lesioni, anche piccole, della mucosa orale della donna, il rischio diventa più elevato. Quindi, bene ha fatto, non conoscendo il suo partner occasionale, ad evitare contatto dello sperma con la mucosa orale. Però dovrebbe sapere che anche nel liquido pre-spermatico o pre-eiaculatorio possono esserci virus (HIV o altri). E’ probabile che nella sua fellatio, la sua mucosa orale sia venuta a contatto con questo liquido, che viene prodotto ed emesso prima della eiaculazione vera e propria. In conclusione, potrei dirle che nel suo incontro occasionale, ha avuto un comportamento non ad “altissimo rischio” ma neanche “sicurissimo” sia per quanto riguarda l’HIV che er altre malattie a trasmissione sessuale.
    La saluto cordialmente. Mi ricontatti ancora, senza esitare, se ha altri dubbi o vuole altre informazioni.
    nicola abrescia

    Nicola Abrescia

    Nicola Abrescia

    Direttore della struttura complessa di malattie infettive e Aids donne dell’ospedale Cotugno di Napoli. Nato a Salerno nel 1947, si è laureato in medicina nel 1974 e si è specializzato in malattie infettive nel 1977. È docente di clinica delle malattie infettive alla facoltà di medicina dell’Università Federico II di Napoli.
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