contagiosità

    DOMANDA

    sono un uomo omosessuale ,con un uomo ho solo fatto petting senza mutande,genitali a contatto al buio e rapporto orale attivo e passivo senza preservativo e solo il rapporto penetrativo abbiamo usato il preservativo.Ho chiamato dermatologi ed un infettivologo che mi hanno detto di stare tranquillo e di non dover fare nessun esame,se il sesso penetrativo l’ho fatto con il preservativo. sono terrorizzato soprattutto x la sifilide. Alcuni siti dicono che basta struciarsi con i genitali per prendersi la sifilide se uno dei due ha il sifiloma ai genitali mentre l’infettivologo mi ha detto che non è assolutamente possibile e che per contagiarsi bisogna fare sesso penetrativo + di una volta affinchè avvenga il contagio e lo stesso vale per il sesso orale che è clinicamente trascurabile il rischio di sifilide sia attivo che passivo .Per ultimo le chiedo un’ultima informazione: sempre questo infettivologo mi ha detto che anche nel caso non ci si accorga di avere una sifilide,questa malattia sono anni che non arriva + alla fase terziaria che è quella più terribile e che si può stare super tranquilli e non farne una psicosi, anche xchè in europa è una malattia rarissima.
    Vorrei sapere da Lei se condivide queste informazioni così posso tranquillizzarmii in merito a questo episodio e a questa malattia che mi spaventa molto. Grazie infinite anticipatamente

    RISPOSTA

    Gentile lettore,
    le informazioni che le sono state date dai colleghi infettivologi sono pienamente condivisibili. Le precauzioni che ha usato nel corso del rapporto sono quelle che raccomandiamo routinariamente e sono certamente in grado di prevenire il contagio. L’evoluzione della malattia verso gli stadi più avanzati è oggi certamente rara, anche grazie a diagnosi precoce ed opportune terapie.
    La saluto cordialmente.

    Agostino Gnasso

    Agostino Gnasso

    Professore di medicina interna all’Università della Magna Grecia di Catanzaro. Nato ad Aversa (Caserta) nel 1956, si è laureato all’Università Federico II di Napoli e si è qui specializzato in diabetologia e malattie del ricambio e in medicina interna. Dal 1982 al 1985 ha frequentato l’Istituto per la ricerca sull’infarto del miocardio dell’università di Heidelberg […]
    Invia una domanda