contatto a rischio

    DOMANDA

    gentile dottore, nel mese di settembre e primi di ottobre, ho avuto due rapporti (solo orale non protetto) con una donna consciuta da poco, a fine ottobre iniziava addominalgia, eseguito ect addome, negativo; colonscopia, negativa; esami del sangue tutti nella norma; primi di novembre, gennaio, aprile, maggio eseguiti test HIV sempre negativi. Tutti gli esami effettuati sono negativi compresi quelli per le malattie S.T.; a novembre comparsa di linfoadenopatia, prima laterocervicale e poi generalizzata; problemi visivi; debolezza fisica; ed una fastidiosissima stomatite aftosica; dolori urenti a livello articolare. A gennaio, consulto con reumatologo, dagli esami risulta B52 pos. inizio terapia con salazopyrin en. a febbraio dopo consulto con infettivologo eseguo tipizzazione linfocitaria dove risulta un inversione del rapporto CD4-CD8 per un aumento di questi ultimi. Questo è l’unico esame che risulta alterato oltre alla ferritina, che però era presente già da prima del contatto. Allo stato attuale, permane la linfoadenopatia generalizzata, la stomatite è leggermente regredita, la stanchezza e il senso di stordimento sono migliorati leggermente. Volevo gentilmente sapere, alla luce di tutti gli esami fatti, sempre negativi, a parte la tipizzazione linf. se può essere utile fare altri accertamenti, o devo solo aspettare tempi migliori, e se, visto la negatività di tutti gli esami per le MST potevo riprendere una vita sessuale normale. Grazie per l’attenzione, cordiali saluti

    RISPOSTA

    Direi che da quanto riferisce, dagli esiti degli accertamenti eseguiti e dai consulti ai quali si è già sottoposto, allo stato attuale ci sia solo da attendere tempi migliori, riprendendo al tempo stesso la sua vita normale, anche sessuale.