DOMANDA
Buonasera dottore,
sono una ragazza di 20 anni dalla provincia di Bologna e da un mese e mezzo circa ho fatto una visita ginecologica per iniziare a prendere la pillola anticoncezionale per cercare di risolvere in primis i miei forti disturbi/dolori mestruali e il ciclo veramente abbondante. Oltre agli esami del sangue classici, il mio ginecologo mi ha consigliato di eseguire un test genetico (screening trombofilico) siccome dall’esito degli esami del sangue risultava il fattore II di coagulazione leggermente superiore al valore ottimale.
Lo screening lo eseguirò il prossimo mese, intanto sono un po’ preoccupata riguardo al fatto di non poter, forse, utilizzare la classica pillola anticoncezionale combinata in base all’esito. Conosco però l’esistenza delle cosiddette ‘minipillole’ di solo progestinico che dovrebbero andare bene anche per le donne che hanno fattori a rischio a livello di coagulazione. E’ corretto? Oltre chiedere parare ad un genicologo, ho pensato di rivolgermi anche a lei. Potrebbe essere una valida alternativa nel caso in cui il test genetico risultasse positivo per il fattore II? La ringrazio,
cordiali saluti.
RISPOSTA
Il livello di fattore II della coagulazione andrebbe interpretato alla luce della motivazione per la quale ne è stato richiesto il dosaggio, poiché non rientra nel classico screening trombofilico, per cui io attenderei i risultati dei tests genetici, allargando lo screening, specie in caso di familiarità per eventi trombotici, dosando i livelli delle proteine anticoagulanti. Cordiali saluti