DOMANDA
Egr.Dottore, le scrivo riguardo un mio congiunto: nel 1997 è stato operato per oligodendroglioma di II grado,in zona frontale sinistra(asportazione non totale) dopo ha eseguito un ciclo di pcv e nel 2007 un ciclo di radioterapia per 30 gg; nel 2008 è stato rioperato per una recidiva classificata di III grado, a cui è seguito un breve ciclo di radioterapia e poi chemioterapia con temodal e talidomide, ora il temodal è stato sostituito da oncocarbide.A questi farmaci associa gli antiepilettici Lamictal e Depakin(questo in dose 750 mg). Dopo molti anni senza crisi convulsive, negli ultimi 6 mesi queste si sono ripresentate con intervalli dai 20 ai 40 giorni, causandogli una ipostenia alla parte destra del corpo(soprattutto al braccio), disturbi dell’equilibrio e afasia espressiva, per cui ora sta eseguendo fisioterapia e logopedia. A breve farà risonanza magnetica di controllo.Le chiedo se questi deficit potranno essere recuperati controllando la malattia e le convulsioni( che so non spariranno del tutto) e se ci sono esami diagnostici specifici per valutare le possibilità di recupero dell’uso del braccio destro,avendo questa persona neppure 40 anni..Grazie per la gentile attenzione, cordiali saluti.
RISPOSTA
Le crisi epilettiche che coinvolgono l’area cerebrale motoria possono causare un difetto transitorio di forza (dall’ipostenia, come nel caso del suo congiunto, alla paralisi completa). Se questo deficit di forza é durato oltre 1 giorno, é difficile immaginare che dipenda unicamente dalla crisi epilettica ed é plausibile ipotizzare un aggravamento clinico determinato dal tumore. In quest’ultimo caso la RMN potrebbe essere utile nel valutare l’estensione della massa tumorale.
Si rivolga al suo neurochirurgo di riferimento per il prosieguo delle indagini diagnostiche.