coronaropatia

    Pubblicato il: 23 Marzo 2012 Aggiornato il: 23 Marzo 2012

    DOMANDA

    buongiorno dottore, ho 55 anni e soffro di cardiomiopatia ischemica dilatativa con grave deficif di pompa con ventricolo sinistro attualmente al 44 f.e.ma prima era al 38 e classe III,la terapia è minitrain 10, carvedilolo 25, corlentor 7,5, ranexa 500, enalapril 5, plavix 75,torasemide e altri farmaci di cui attualmente mi sfugge il nome. Due anni fa sono stato sottoposto a triplice intervento di bypass aorto-coronarico, a maggio dello scorso anno invece mi hanno impiantato un defiblillatore bi venticolare con funzione anche di pacemaker.
    A dicembre del 2011 sono stato sottoposto a coronarografia con seguente angioplastica, al termine del quale il medico mi disse che quella sarebbe stata ultima angioplastica perchè le coronarie non offrono più margini di sicurezza per intervenire, alla mia domanda su cosa sarebbe successo in seguito il medico ha stretto le spalle dicemdo che tutto dipende da me.
    Cosa che ancora non riesco a capire
    Quello che ora io le chiedo quali potrebbero essere i pericoli a cui vado incontro in questa situazione con le coronarie ormai quasi tutte ostruite e non più operabili, ed eventualmente, se ce no sono, quali i possibili rimedi
    Ho sentito parlare, oltre che di trapianto anche di un cuore artificiale chiamato vad è veramente efficace, a che età è consigliabile impiantarlo.Mi può consigliare sul da farsi.GRAZIE

    RISPOSTA

    Senza poter vedere la sua coronarografia non possso esprimere un giudizio adeguato.
    Comunque sino ad oggi ha eseguito tutto in modo corretto.
    Il vad è uno strumento temporaneo ancora non molto diffuso.
    Purtroppo la sua è una malattia complessa ed evolutiva per la quale è difficile esprimere un giudizio senza vedere il paziente. Posso solo dirle che ad esempio una ottimizzazione del suo ICD biventricolare con programmazione eco guidata può essere molto più efficace di un vad.