Cosa fare dopo diversi aborti spontanei

    Pubblicato il: 15 Febbraio 2019 Aggiornato il: 18 Febbraio 2019

    DOMANDA

    Buongiorno dott.ssa,
    cercherò di essere il più possibile sintetica. Ho 34 anni e da circa 3 anni sono alla ricerca di una gravidanza, ricerca che ha portato a 3 aborti a distanza di circa un anno l’uno dall’altro. Se inizialmente (quando ancora nessun aborto si era verificato) la causa era stata ascritta a mio marito il cui spermiogramma ha rivelato un’astenoteratospermia moderata (8% forme normali), alla luce degli eventi successivi sono stata sottoposta ad esami più approfonditi (sono e isteroscopia, cariotipo tutti normali), esami del sangue vari e i classici dosaggi ormonali: questi ultimi non mi sembrano splenditi dato che al 3 giorno di ciclo (proprio il mese in cui sono rimasta incinta per la seconda volta) avevo FSH=8.33, beta-estradiolo=92, LH=5,49, AMH=3,74. L’ennesimo ginecologo che mi ha visitato in occasione del mio ultimo aborto, ha ipotizzato una “cattiva ovulazione” e dall’esame ecografico (in corso di aborto) mi ha segnalato per la prima volta ovaio multifollicolare. In questi anni mi sono sottoposta anche ad un ciclo IUI che ha portato alla maturazione in soli 4 giorni di un follicolo di 22mm, ma senza risultati. Il tutto accompagnato da un versamento periovarico perenne che mi causa notevoli fastidi, ma che mi è stato detto che posso tenermi così. A questo punto non so più come comportarmi: c’è chi mi consiglia la PMA e chi invece di aspettare e sistemare l’ovulazione viste le 3 gravidanze iniziate. La mia paura è che tutto questo tempo che trascorro ad indagare “alla cieca” mi porti solo “ad invecchiare” e ridurre ancora di più le mie possibilità di portare a termine una gravidanza. Lei cosa mi consiglierebbe di fare? la ringrazio molto

    RISPOSTA

    Gentile signora, avrei ovviamente bisogno di vederla personalmente per meglio inquadrare il problema. Dalle poche informazioni che mi ha inviato le consiglierei di approfondire gli aspetti metabolici e nutrizionali. Non escludo altri tipi di approfondimento, ma purtroppo è fondamentale la clinica: vedere la paziente, raccogliere la sua storia e quella familiare ecc. spero riesca a trovare la soluzione in tempi rapidi. La saluto cordialmente.

    Luciana De Lauretis

    Luciana De Lauretis

    GINECOLOGA. Direttore del Centro Fertilità dell’Istituto Clinico Città Studi di Milano. È nata ad Atri (Teramo) nel 1954 e si è laureata in medicina all’Università degli Studi di Milano nel 1981, specializzandosi poi in ostetricia e ginecologia nel 1985. Presso lo stesso ateneo ha poi conseguito due diplomi: in tecnologie biomediche e medicine naturali, e […]
    Invia una domanda