Cosa possono indicare due episodi di diplopia?

    DOMANDA

    Buongiorno Prof.Volpi,
    mia madre (76 anni) circa 2 mesi fa ha avuto un paio di episodi di diplopia a distanza ravvicinata.
    I sintomi sono stati visione doppia e visione di sfondi colorato. Il neurologo che l’ha visitata sospettando un possibile TIA (attacco ischemico transitorio) gli ha prescritto una TAC e un ecografia carotidea. Entrambi gli esami sono risultati negativi. Ho poi fatto fare anche una visita oiculistica ed una cardiologica a mia madre con anche un elettrocardiogramma. Anche questi esami sono risultati tutti negativi. Mia madre non soffre di diabete ne ha problemi di tiroide.
    Desideravo quindi avere un parere suo ed eventualmente capire se sono stati fatti tutti gli accertamenti per arrivare ad una diagnosi certa oppure se ve ne sono altri da fare. Allo stato attuale infatti si è rimasti all’ipotesi TIA tuttavia oggettivamente non c’è una diagnosi certa visto l’esito di tutti gli esami. Quindi desideravo chiedere cosa si piò anora fare per arrivare ad una diagnosi certa.
    Dimenticavo, mia madre assune sta seguendo, dopo gli episodi di cui sopra, una terapia a base di cardio aspirina da 100 mg. una volta al giorno dopo pranzo.

    In attesa Suo gentile e gradito riscontro colgo l’occasione per ringraziarla e salutarla cordialmente.

    RISPOSTA

    Egregio Signore/Gentile Signora,
    in effetti la sintomatologia riferita dalla mamma sembra di origine vascolare, due episodi di diplopia a risoluzione spontanea senza alcun reliquato.
    Un esame diagnostico da effettuare potrebbe essere la Angio-RMN cerebrale, che è più sensibile e specifica della TAC. L’aspirina da 100 mg è un buon rimedio terapeutico. Controllerei molto bene i valori della pressione arteriosa e ripeterei la valutazione neurologica in caso di ulteriore recidiva.
    Molti cordiali saluti.
    Prof. Riccardo Volpi

    Riccardo Volpi

    Riccardo Volpi

    Professore associato di medicina interna all’Università degli Studi di Parma. Nato a Parma nel 1952, si è laureato all’Università degli Studi di Parma dove si è anche specializzato in endocrinologia e malattie del ricambio e in medicina interna. È responsabile dell’ambulatorio di endocrinologia e andrologia medica al dipartimento onco-emato-internistico dell’azienda ospedaliero-universitaria di Parma.
    Invia una domanda