crede che abbia sbagliato a stare tranquillo?

    DOMANDA

    sono un nuovo utente e vorrei sapere se lei la pensa come un epatologo-infettivologo che chiamai per telefono 1 anno e mezzo fa.In breve 1 anno e mezzo fa andai da un dentista della ASL che aveva un assistente novizio.Questo Dottore si faceva passare tutto da questo assistente.Mi fece sdraiare sulla poltrona per farmi l’anestesia in bocca e questo assistente le passo la siringa gia utilizzata dal paziente precedente.Il dottore era intento a mettersi un paio di occhiali con lente di ingrandimento,che forse serve per vedere meglio in bocca,ed ha preso in mano questa siringa senza guardare,iniettandomi l’anestesia in bocca.Poi si è messo ad attendere che facesse effetto e nel frattempo si è messo a guardare sul vassoietto dove aveva poggiato questa siringa.Non sò da cosa se ne fosse accorto ma ha preso per il braccio il suo assistente e gli fece una ramanzina non indifferente e capii tutto quello che stava dicendo.Fatto sta che mi feci fare l’operazione per cui ero andato lì alla asl.Chiamai x telefono questo esperto e mi disse di non entrare nel panico perchè una cosa è essere tossicodipendente e non attendere neanche un secondo tra un’iniezione e l’altra,si tratta di iniezioni in vena e non in bocca e tra la cliente precedente e me è passato almeno qualche minuto per potermi infettare se fosse stata malata di epatiti e hiv e di stare assolutamente tranquillo per la mia salute.è così?xchè io ho continuato ad avere rapporti non protetti con mia moglie tranquillamente.grazie

    RISPOSTA

    gentilissimo,
    continui a stare tranquillo ovviamente, seguendo il consiglia del collega infettivologo.
    Ritengo che per qualsiasi problema, tuttavia, può consultare lo stesso collega che saprà indirizzarla per il meglio.
    Grazie. buona giornata

    Mauro Sapienza

    Mauro Sapienza

    Direttore dell’unità operativa complessa di medicina interna dell’ospedale “Umberto I” di Enna. Nato a Catania nel 1959, si è laureato e specializzato in medicina interna all’Università degli Studi di Catania. Ha conseguito anche le specializzazioni in infettivologia e in malattie del fegato e del ricambio all’Università degli Studi di Messina.
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