Credo di non amarlo più

    DOMANDA

    Buongiorno dottore,
    sono una ragazza di 29, da quando avevo 14 anni sto con un ragazzo meraviglioso che mi ama alla follia e da 5 anni conviviamo; lui prima di essere il mio compagno è il mio migliore amico. Con lui sono sempre stata sincera gli ho sempre detto tutto, anche che l’ho tradito, lui è il mio confidente, mi ha sempre spronato a inseguire i miei sogni mi ha sempre dato buoni consigli e credo che dopo i miei genitori sia la persona che mi conosce veramente.
    L’anno scorso ho cambiato lavoro e per circa un mese ho lavorato a stretto contatto con un ragazzo che non solo mi ha fatto battere il cuore ma perdere la testa. Io con quest’ultimo sto bene si è creato un buon feeling e lo penso continuamente alcune volte ci vediamo ma prevalentemente ci sentiamo via sms. Lui ha detto di amarmi e che gli sarebbe andata bene anche avere una relazione clandestina con me pur di starmi insieme. Io credo di essermi innamorata di lui ma non riesco a slegarmi dal mio compagno seppur non avendo nessun legame, non siamo né sposati né abbiamo figli.
    Il mese scorso ho provato a lasciarlo sono tornata a casa dai miei ma non sono riuscita a portare avanti questa mia decisione, avevo tutti contro e un po’ per paura di restare sola un po’ per le pressioni che ho ricevuto e la delusione che ho dato sono tornata indietro, ma continuo a pentirmi continuo a desiderare di andare via, mi sembra di essere in una gabbia d’oro.
    Questi due ragazzi sono l’uno l’opposto dell’altro; il mio attuale compagno mi ama alla follia e so che darebbe la sua stessa vita per me, mi riempie di regali e attenzioni, ha un lavoro stabile, un buon stipendio, abbiamo una bella casa che abbiamo costruito assieme con non pochi sacrifici, mi da stabilità e sicurezza, è un ragazzo serio e ambizioso e con me vuole costruire una famiglia, l’altro è uno “zingaro” non ha un lavoro stabile, è altalenante si sente un cittadino del mondo, e vuole fare il maggior numero di esperienze possibili non so se vorrà costruire una famiglia o stabilizzarsi in un posto ed io so che non lo seguirò ovunque.
    Io sento di voler bene al mio ragazzo ma non so se lo amo ancora mentre mi sembra di amare l’altro ma non vorrei che fosse solo una simpatia, una cotta.
    Col mio ragazzo ultimamente non facciamo più l’amore, non parliamo più come un tempo, ho cominciato a tenergli nascoste delle cose e certi suoi comportamenti iniziano a darmi fastidio.
    Non vorrei farlo soffrire perché non se lo merita, non vorrei deludere ancora i miei genitori che lo considerano un figlio, non vorrei perdere tutti gli amici che abbiamo in comune ma sento di non essere più felice sento di non meritarlo.
    Non mi è mai capitata una cosa del genere, non mi riconosco più e non so cosa fare.

    grazie

    RISPOSTA

    Cara ragazza,

    comprendo perfettamente la situazione che sta vivendo e che per lei è contemporaneamente dolorosa, ma ‘rivitalizzante’.

    Se finora ha prevalso una parte di lei, più “regolare”, più inquadrata e allineata sui desideri e sulle aspettative della famiglia, con un ragazzo altrettanto bravo che l’adora, ora invece è venuta fuori una parte di se stessa inedita, probabilmente più adulta, più donna e che ha voglia di esplorare nuove sensazioni e nuove emozioni. Questo porta un conflitto tra il bisogno di sicurezza grazie ad un legame affettivo saldo, di lunga durata e tranquillo da una parte e trasgressione, imprevisto, passione e altro ancora dall’altra.

    Sono due parti di sé entrambe importanti, che per ora non riesce ad integrare, ma che non possono essere trascurate. Né l’una né l’altra: sarebbe una mutilazione che poi porterebbe il conto. A volte anche salato.

    Che fare allora? Aspetti di sentire bene quello che sente. Credo sia importante non rimanere in un rapporto soltanto perché non si riesce a lasciare e perché ci dà sicurezza. Stare in coppia significa anche provare passione, complicità (fisica e non), desiderio.

    Se si ‘incontra’ un altro, non è per caso, ma perché qualcosa non sta funzionando nel rapporto che abbiamo o perché noi siamo cambiati, cresciuti, abbiamo altre esigenze o aspettative. Il difficile diventa poi semmai uscire completamente dalla ‘tana’ che finora ci ha accolto. Perciò la esorto ad esplorare e a non fuggire da se stessa. Soltanto esplorando potrà trovare la strada per integrare quelle due parti. Senza scappare. Vedrà che poi troverà il coraggio di scegliere con consapevolezza, libertà e … passione.

     

    Un caro saluto

    Rosanna Schiralli

     

    Rosanna Schiralli

    Rosanna Schiralli

    Psicologa e psicoterapeuta. Si occupa da anni del disagio degli adulti, dei bambini, degli adolescenti e delle famiglie. È direttore scientifico del Festival Nazionale dell’Educazione; autrice di diversi libri e manuali per genitori e docenti; realizza e coordina progetti europei sull’educazione emotiva; conduce ‘scuole per genitori’; è formatrice di insegnanti e coordina la piattaforma online […]
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