crema uomo

    DOMANDA

    Gentile dott. Mandalari,

    ho 32 anni, uomo.
    Dopo un periodo di stress, ho notato che sotto gli occhi si sono formate delle rughe.
    Una crema all’acido ialuronico può andare bene?
    La seconda domanda, dopo l’ estate a fine agosto mi è comparsa per un arrossamento solare una macchia sulla fronte dx, che crema schiarente o principio se non può fare nomi commerciali mi consiglia ?

    La ringrazio.

    RISPOSTA

    Durante i mesi freddi l’atmosfera si carica maggiormente di particelle potenzialmente dannose che vanno a depositarsi soprattutto sullo strato superficiale della pelle, indebolendo i sistemi di protezione naturale quali il film idrolipidico e lo strato corneo, lo strato più superficiale dell’epidermide, per questo maggiormente coinvolto nei meccanismi di difesa dell’idratazione. Tali fattori ambientali si affiancano ad altri di natura intrinseca: in particolare, con il cambio di clima, la pelle rallenta fisiologicamente i cicli vitali, si rinnova più lentamente e appare più secca. È corretto affermare che il freddo, aggredendo l’epidermide e seccandola, favorisce la formazione di linee e rughe? Certamente: ciò è legato al cosiddetto NMF, acronimo di natural moisturizing factor, “fattore di idratazione naturale”, prodotto a livello dello strato corneo da un insieme di sostanze tra cui aminoacidi, zuccheri (mucopolissaccaridi), sali minerali, acido lattico e urea, prodotti dalla sudorazione. Tale fattore svolge un ruolo molto importante per il mantenimento dell’idratazione della cute, tanto che una sua carenza implica una perdita idrica da parte dello strato corneo intorno al 25%, anche se questa capacità diminuisce con l’abbassamento delle temperature. L’efficacia del NMF richiede una componente lipidica in buona parte composta da una sostanza, la ceramide, che grazie a un particolare legame detto “ammidico” trattiene l’acqua, impedendo quindi che la nostra cute si secchi. Purtroppo, però, il freddo ostacola la proliferazione delle cellule costituenti la ceramide: quantitativamente questa sostanza viene presto a ridursi o addirittura a mancare. La pelle risulta così facilmente soggetta a secchezza associata a sensazione di tensione; rughe fini e profonde aumentano significativamente, dando luogo a un circolo vizioso in cui la secchezza ne favorisce la comparsa. Inoltre la pelle è più predisposta a opacità, in quanto subisce una maggior perdita di liquidi, come nel suo caso per più esposizioni solari; d’altro canto, un’epidermide invecchiata è per definizione più sottile e meno compatta, quindi maggiormente predisposta a seccarsi e screpolarsi. Mantenga sempre una idratazione della cute costante e applichi prodotti privi di Nickel e altre sostanze nocive. In farmacia esistono linee dermatologiche dedicate (es.: ceramidi, nicotinamide, zinco, bisabololo) che rispettano il film idrolipidico  dell’epidermide.

    Cordialità Bruno Mandalari

    Bruno Mandalari

    Bruno Mandalari

    ESPERTO IN INVECCHIAMENTO CUTANEO Specialista in dermatologia Columbus Clinic Center. Responsabile del dipartimento nazionale di dermatologia rigenerativa dell’Isplad (International Italian Society of Plastic-Regenerative and Oncology Dermatology). Nato a Reggio Calabria, si è laureato all’Università di Messina, dove si è poi specializzato in dermatologia e venereologia.
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