Crisi epilettiche

    Pubblicato il: 11 Giugno 2018 Aggiornato il: 11 Giugno 2018

    DOMANDA

    Buonasera Dottore,

    negli ultimi 3 anni, mia figlia, 21 anni, ha avuto un totale di 5 crisi, convulsive toniche (ultima poche settimane
    fa, aprile 2018), dopo deficit di sonno e abuso di alcol, un seguente breve sonno(un’ora) da cui veniva risvegliata, della durata di 1-4 minuti, con perdità della coscienza,
    senza morso della lingua,
    senza significativa fase di riorientamento.
    Mai crisi prima del 2015, mai crisi febbrili, nessun caso in famiglia.
    Nel giorno delle crisi in parte era presente
    cefalea, in parte anche associazione con il ciclo mestruale.

    Normali le RM encefalo, sull’EEG brevi (< 1 sec) e ripetuti episodi di attività punta-onda
    generalizzata in un tracciato altrimenti completamente normale.
    A inizi maggio, mia figlia decide di intraprendere la terapia con topamax 50mg al mattino e 50mg la sera con l’integrazione di un percorso psicoterapeutico.

    A distanza di un mese gli effetti avversi del farmaco non si fanno attendere.

    Aggressività, pupille dilatate, cali di memoria e di concentrazione con repentini cambi di umore e stanchezza che stiamo controllando con il Mag2.

    Dottore, mi aiuti a capire se la cura con un antiepilettico(valutando i pro e i contro e visto che il farmaco controlla solo le crisi), è necessaria o basta semplicemente regolarizzare lo stile di vita affinché queste crisi, potenzialmente evitabili, possano non ripresentarsi.

    Grazie mille per l’attenzione

    Saluti

    RISPOSTA

    Buonasera,

    da quello che lei mi descrive, sua figlia sembra avere una forma di “epilessia generalizzata”. Benché non vi sia familiarità, solitamente queste forme di epilessia hanno una base genetica. Nella maggior parte dei casi la terapia consente di controllare bene le crisi, a condizione che sia prescritto il farmaco giusto, che il paziente sia aderente alla prescrizione, non perda sonno e non abusi con l’alcol.

    Il farmaco prescritto (topiramato) è ottimo per questo tipo di epilessia. Certo, il dosaggio sembra un po’ basso (200 mg è la dose media). Gli effetti indesiderati di questo farmaco sono spesso transitori. Ovviamente, se tali effetti dovessero perdurare ed incidere negativamente sulla qualità della vita, potrà  essere sostituito. Occorre però fare molta attenzione nella distinzione fra effetto indesiderato del farmaco ed altri disturbi (che non sono generati dal farmaco). Nel caso di sua figlia, occorre stabilire se l’aggressività ed i repentini cambi d’umore siano stati indotti dal topiramato o se, al contrario, facciano parte del “carattere” di sua figlia.

    Cordialità

    prof. Umberto Aguglia

    Umberto Aguglia

    Umberto Aguglia

    SPECIALISTA IN EPILESSIA. Professore ordinario di neurologia all’Università Magna Graecia di Catanzaro. Nato a Reggio Calabria nel 1954, si è laureato e specializzato in neurologia all’Università di Napoli. Si è specializzato anche in elettrocefalografia clinica all’Università di Aix-Marseille, in Francia. Dirige l’unità di neurologia e il centro regionale epilessie all’ospedale Bianchi Melacrino Morelli di Reggio […]
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