crollo d4

    Pubblicato il: 27 Marzo 2012 Aggiornato il: 27 Marzo 2012

    DOMANDA

    Gentile Professore, mia madre di 83 anni, ha subito circa 10 anni fa un crollo vertebrale nella zona lombare; ha fatto varie cure fino ad intraprendere Forsteo per 18 mesi; questa cura è teminata un anno fa e dalla moc è risultato un sensibile miglioramento; da osteoporosi si è passati ad osteopenia. Ora è 1 anno che prende delle bustine di ranelato di stronzio e delle pastiglie di calcio e vit. b3: lo scorso gennaio ha avuto un fortissimo dolore ad un fianco ed è rimasta immobilizzata per più di un mese: finalmente abbiamo potuto fare la risonanza dove è emersa un’altra frattura, stavolta a D4 con edema intraspongioso. Il medico che l’ha in cura dice che può succedere, ma io credo che queste bustine di Protelos non siano poi così efficaci se c’è stata una nuova frattura; il dolore è stato immenso e otretutto mia madre è stata operata di sostituzione di valvola aortica ed è monorene quindi per lei il diclofenac è veleno!
    Potrebbe darmi un suo parere su come evitare altre fratture e altri dolori? Grazie.

    RISPOSTA

    Quello che le detto il collega è vero. Le terapie per l’osteoporosi, Forsteo compreso, possono ridurre significativamente il rischio di frattura (si calcola all’incirca del 50%) ma non possono eliminarlo completamente. Quindi può succedere che avvenga una frattura anche se la terapia sta funzionando. Il Protelos è un farmaco di comprovata eficacia e quindi la frattura che ha colpito sua madre è un evento indesiderato che con buona probabilità non sarebbe stato comunque evitabile.
    Consiglio di proseguire la terapia ma di associare un programma di fisioterapia per migliorare postura e tono muscolare.
    Per il problema del dolore va considerata l’opportunità di utilizzare per un certo periodo di tempo un corsetto rigido. Questa decisione va comunque intrapresa dopo un’attenta visita da uno specialista