Cromogranina elevata

    Pubblicato il: 23 Marzo 2012 Aggiornato il: 23 Marzo 2012

    DOMANDA

    Gent.mo prof. Sciarra Premetto che ho un K prostatico bilobare scarsamente differenziato G.S. 4+3 accertato 4 anni fa trattato con radio preceduta e seguita da O.T. (sospeso il casodex 50 a giugno 2011 e l’ultima iniezione di Enantone 11,25 trimestrale fatta microglobulina 2,06 mg/l(0,70-1,80).Ma l’esame che mi preoccupa di più è la CROMOGRANINA A passata da 0,60 nmol/l di novembre 2011 a 5,80 di questo mese(vn. 0,15 -4,00).Aggiungo che il PSA 3° G è passato da 0,008 di gennaio a 0,011 ng/ml di marzo c.a.,l’Enolasi da 9,8 a 13,0,il testosterone da 27,2 a 51,9.Le chiedo: si è in presenza di una eventuale differenziazione neuroendocrina del tumore? Si deve ricorrere alla somatostatina? Riprendere il Casodex? O cos’altro? Grazie, cordiali saluti.

    RISPOSTA

    Buongiorno
    L’aumento della cromogranina A nei pazienti con carcinoma prostatico può indicare una differenziazione neuroendocrina e quindi richiedere una terapia con analoghi della somatostatina in associazione al blocco androgenico. Tuttavia questo avviene quando la cromogranina aumenta in associazione ad aumenti significativi del PSA o evidenza di nuovi siti metastatico.
    Nel caso presentato il PSA e’ molto basso e non si consiglia generalmente un cambio di terapia se i valori del PSA non salgono in maniera più rilevante.
    Un aumento isolato della cromogranina A può essere dovuto a cause estranee al tumore prostatico.
    Per esempio l’assunzio e di gastroprotettori può determinare grossi aumenti di questo marcatore.
    Cordiali saluti
    Prof Alessandro Sciarra
    Prostate Cancer Unit
    Policlinico Umberto I
    Università Sapienza
    Roma