cross linking

    Pubblicato il: 14 Marzo 2010 Aggiornato il: 14 Marzo 2010

    DOMANDA

    Egregia DOtt.ssa Alfieri,

    sono da diversi anni affetto da cheratocono all’occhio destro. Consapevole del fatto che la malattia sia da tenere sotto controllo effettuando mappa corneale(che effettuo ogni 6 mesi)e che la soluzione alla cosa è il solo trapianto di cornea,volevo chiederle cosa ne pensa della tecnica del cross linking.Da cosa dipende la necessità di intervenire o meno con questa tecnica?
    é sicura?
    Il mio dubbio è che se questa tecnica “cristallizza” lo stato della cornea, è anche vero che la irrigidisce.
    cosa comporta ciò nel tempo?

    Grazie. Cordiali saluti

    RISPOSTA

    La tecnica del cross-linking è molto recente in campo oculistico.
    I primi dati clinici risalgono solo al 2000.
    E’ una tecnica indicata per la terapia del cheratocono evolutivo in soggetti entro i 30 anni di età.
    Esistono precisi criteri di inclusione e di esclusione di cui tener conto per decidere se un soggetto giovane affetto da cheratocono possa essere sottoposto o meno a questo tipo di terapia.
    Il più importante elemento è che la cornea del paziente al momento del trattamento debba avere uno spessore di almeno 400 microns.
    Altri elementi fondamentali sono gli indici topografici e la presenza di opacità corneali nello stroma.
    Per quelli che sono i dati oggi a disposizione si è visto che il cross-linking delle fibre collagene a circa 300 microns di profondità stromale è certamente una tecnica in grado di rallentare e talora anche di bloccare completamente l’evoluzione del cheratocono.
    In tempi lunghi nessuno oggi può dirle cosa succede in quanto come le ho detto la tecnica è stata introdotta in oculistica solo 10 anni fa.
    Il suo timore relativamente al fatto che la cornea vada incontro a un irrigidimento va rimosso.
    Il cheratocono consiste proprio in un progressivo sfiancamento della cornea e per bloccare questo processo questo tessuto oculare va rinforzato.
    Non conosco la sua età nè ho elementi per capire se il suo cheratocono può essere incluso o meno in quelli da sottoporre a cross-linking.
    Qualora le fosse stato consigliato comunque le consiglio senz’altro di sottoporsi a questa tecnica che per quanto giovane sembra essere efficace.
    Cordialmente.