DOMANDA
Egregio prof. Varenna,
la mia storia algodistrofica inizia 8 anni fa, a seguito di una banale distorsione alla caviglia dx.
Non Le racconto nel dettaglio i vari ricoveri e le tante terapie, non essendo questo il contesto più adatto. Volendo riassumere brevemente ho effettuato cicli di blocco del simpatico (sia centrale che periferico con guanetidina), 60 sedute di camera iperbarica, terapia fisica riabilitativa (con la quale tendo a riscontrare un peggioramento dei sintomi) fino a cicli di clodronato (intramuscolo) per poi passare al neridronato per via endovenosa. Ad inizio anno mi è stata consigliata l’ossigeno terapia, ma senza riscontrare grandi miglioramenti tant’è che l’ultimo episodio più importante (rigidità articolare e impossibilità a camminare) risale ad inizio agosto e nel quotidiano continuo ad avere dolore, gonfiore e problemi vascolari.
Naturalmente a tutto ciò si aggiungono una serie di farmaci prescritti nei vari ricoveri, tra cui integratori di vario genere, cardioaspirina e anti-dolorifici (anche se l’unico farmaco ad avere effetti è il Contramal nella dose di 50 gocce al giorno, che utilizzo solo in caso di necessità).
Relativamente alla terapia con neridronato, seguita più o meno un anno fa, ho effettuato 14 sedute. Vorrei un Suo parere: dovrei continuare, magari tramite cicli periodici, o è preferibile valutare altri percorsi?
Ho 26 anni, attualmente lavoro, ma negli ultimi mesi sto riscontrando maggiori difficoltà ed un aumento del dolore (non tanto grave da non poter camminare, ma che incide notevolmente sulla qualità delle mie giornate).
La ringrazio per la Sua attenzione.
Angela
RISPOSTA
Gentile sig.ra Angela,
purtroppo la durata della malattia rappresenta una delle variabili in grado di pregiudicare l’efficacia del trattamento con Neridronato che, tra tutte le terapie che lei ha seguito, è quella che raccoglie le maggiori dimostrazioni di efficacia.
A questo punto penso che l’approccio fisioterapico, eventualmente associato ad un’adeguata copertura analgesica, sia l’unica strada terapeutica in grado di offrirle qualche possibilità di miglioramento.
Cordialità.
MVarenna