DOMANDA
sono claudia, una ragazza di 21 anni. all’età di 11 anni mi è stato diagnosticato un carcinoma papillifero della tiroide e nello stesso anno sono stata sottoposta ad una tiroidectomia totale a cui nel 2004 è seguito un ulteriore intervento per asportazione di linfonodi(39) in sede sottomandibolare. Poi come se non bastasse nel 2006 un nuovo intervento chirurgico per intervenire su metastasi linfonodali e polmonari in zona mediastinica.Ho effettuato anche terapie radio iodio metabolica e nel 2009 la scintigrafia non ha rilevatopositività.
Ora da una PET/TC eseguita due settimane fa è stato riscontrato quanto segue:
-formazione ovoidale 5 cm sul lobo polmone sx e altre formazioni linfonodali nel tessuto adiposo sottocutaneo(5). Ora data la sua fama nel campo oncologico e chemioterapico vorrei da lei un consiglio sulla strada da percorrere: rietiene più opportuno intervenire prima chemioterapicamente oppure crede che un trattamento con tirosinchinasici possa essere + efficace?
RISPOSTA
Carissima lettrice
Abitualmente non do consigli specifici su un caso senza aver visto il paziente. Comunque il tumore della tiroide ha come trattamenti prevalenti la chirurgia e la terapia radiometabolica. Dovendo procedere con un trattamento diverso la chemioterapia in questo tipo di tumore ha poco effetto mentre i farmaci tirosinchinasici, anche se ancora sperimentali e fuori dalle indicazioni di registrazione in Italia, sembrano essere terapie in grado di dare una risposta migliore della chemioterapia (soprattutto in presenza di una istologia papillare).
Discuta di questo cose con i Medici che la seguono che sapranno darle le migliori indicazioni sulla cura da fare nel suo caso.
I miei migliori auguri
Dr.ssa Gabriella Farina