DOMANDA
Buongiorno,
mi chiamo Arianna, la contatto dalla provincia di Venezia.
La presente per chiedere una consulenza.
A marzo 2013 mi è stato diagnosticato l’ovaio micropolistico in seguito a degli esami ormonali prescritti da un endocrinologo.
A febbraio 2013 avevo fatto una visita da un ginecologo con ecografia,ma non evidenziava nessun problema.
I miei approfondimenti sono stati fatti in conseguenza ad un anno di amenorrea dopo la sospensione della pillola (nuvaring).
Durante l’anno di amenorrea ho avuto i seguenti disturbi:
– alopecia
– acne
– aumento di peso
– sbalzi d’umore
– insonnia
– fame compulsiva, incontrollabile
Ora sto prendo la pillola ‘Lerna’ la quale mi ha migliorato l’acne e l’alopecia. Sono riuscita a perdere un po’ di peso, ma la fame incontrollabile, l’insonnia e gli sbalzi d’umore persistono.
Tra luglio e agosto di quest’anno,nonostante prendessi ‘Lerna’ mi é saltato il ciclo.Vorrei trovare una soluzione efficace, definitiva ai miei disturbi.
Se ritiene opportuno, sono disposta a venire da Lei per una visita.
Ringrazio per l’attenzione.
Cordiali saluti
Arianna
RISPOSTA
ha verisimilmente la sindome dell’ovaio policistico (è una patologia presente nel 10% delle donne in età fertile). Tutto quello che mi scrive fa parte della sindrome. Purtroppo la terapia con contraccettivi esita quasi sempre in amenorrea che deve essere gestita in modo appropriato cercando di riattivare l’ìpotalamo che è bloccato.Il contraccettivo inoltre spesso accentua il problema metabolico in questa patologia come è avvenuto nel suo caso. La causa della sindrome è la resistenza all’insulina. Significa che per avere una glicemia normale deve produrre più insulina e tale eccesso disturba l’ovaio con conseguente aumento della secrezione di ormoni androgeni e sregolazione del ciclo.
Mi mandi qualche dato via email decio.armanini@unipd.it
Comunque la cosa si sistema con la terapia appropriata che è diversa a seconda dei singoli casi e va prescritta in base alla storia, alla visita generale e agli esami eseguiti e prescritti. La terapia deve aggiustare tutti i problemi della paziente in oggetto (nel suo caso quelli che elenca) ma deve anche tener conto di possibili complicazioni future dopo la menopausa legate alla resistenza all’insulina e allo stato infiammatorio tipici della sindrome
www.decioarmanini.it decio.armanini@unipd.it