DOMANDA
Buongiorno dottore,
ho 40 anni appena compiuti e da circa due mesi soffro di disturbi da reflusso. I sintomi che ho sono questi: senso di pesantezza al torace, raucedine, a volte fitte alla schiena. Una notte mi è capitato anche un episodio di bruciore. Il medico di base mi ha prescritto pantoprazolo 40 mg al mattino.
L’ho preso per 4 settimane associandolo a dei probiotici perché mi sembrava mi rallentasse la digestione. L’ultima settimana stando meglio ho deciso di sospenderlo ma dopo 10 giorni tutti i disturbi sono ricomparsi. Ho fatto una visita specialistica da un gastroenterologo che mi ha detto che si tratta di esofagite da reflusso e mi ha dato la seguente cura: pantoprazolo al mattino ma da 20 mg, un misurino di panamir dopo pranzo e una busta di gastrotuss prima di coricarmi.
Il tutto per 30/45 giorni. Oggi è il quarto giorno e non ho risultati apprezzabili, se non minimi. Il gastrotuss mi da sollievo ma è solo per la sera. Mi ha prescritto anche esame per tiroide tsh e per celiachia per escludere anche questo, e li farò domani. Volevo chiedere un suo parere.
La ringrazio molto.
RISPOSTA
In mancanza di alcune notizie anamnestiche le dico quale è il comportamento standard. Di fronte ad una persona giovane come lei è ammesso eseguire un PPI test cioè (come da lei fatto) assumere per 1-2 mesi una compressa di pantoprazolo o altro PPI a dose intera. In caso di insuccesso può essere utile raddoppiare la dose mattina e sera. Se non vi è risposta sarà utile eseguire una gastroscopia per valutare la presenza di esofagite ed in alcuni casi selezionati è utile la ph metria e la manometria esofagea. Vi è una piccola percentuale di pazienti (diciamo 5%) che richiede un intervento chirurgico di plastica antireflusso. Farmaci come antiacidi (Riopan o Maalox) sono utili sui sintomi così come gli alginati (Gastrotuss o Gaviscon) per ridurre il danno dell’acido sull’esofago. Le spiego perché non è possibile una risposta specifica: spesso il reflusso è correlato a situazioni o errori la cui rimozione da sola può perfino risolvere i sintomi (Obesità; aerofagia; abuso di caffe, alcool, menta; cattiva gestione dell’orario dei pasti; pisolino pomeridiano ecc. ecc.). Inoltre spesso il reflusso è secondario a dispepsia motoria vale a dire ritardato svuotamento gastrico su cui bisogna incidere con altri tipi di farmaco. Come vede una rubrica pour così utile non può risolvere il dettaglio del singolo paziente in mancanza di elementi anamnestici. Una domanda: perché il probiotico che ormai è un prezzemolino in ogni minestra senza che vi siano corrette indicazioni? Li lasci stare.