DOMANDA
Gent.mo dott. Pagani
La ringrazio della Sua gradita risposta (metaplasia=displasia) nonché della Sua gentile disponibilità. Lei mi dice che molto probabilmente mia moglie ha un esofago di Barrett conseguenza di una malattia da reflusso che dura da parecchio tempo. Seguirò senza dubbio il Suo consiglio di consultare un gastroenterologo però nel frattempo vorrei chiederle precisando prima : mia moglie non ha mai sofferto di reflusso, cioè di risalita di acido o di cibo alla gola, ha avuto e ha sì dolori allo stomaco, ma mai l’helicobatter pilori. Ciò chiarito Le chiedo gentilmente di dirmi : si può fare qualcosa, intendo dire con la dieta o farmacologicamente per curare la metaplasia, l’esofago di Barret? In parole povere quali sono le linee guide per curare questa malattia, che, penso, saranno da Lei seguite? Ringraziandola di cuore per la Sua cortesia e disponibilità Le porgo i miei distinti saluti. vito
RISPOSTA
Carissimo sig. Vito, l’esofago di Barrett spesso capita proprio a quelle persone che non hanno i classici sintomi da reflusso acido, da Lei descritti. Per questo il danno alla mucosa è più serio, in quanto si arriva tardi alla cura. Le linee guida per il trattamento dell’esofago di Barrett prevedono una terapia con IPP, una corretta e ripetuta diagnosi istologica mediante prelievi multipli endoscopici e eventualmente in base al tipo di risultato istologico un trattamento endoscopico e/o un trattamento chirurgico con una plastica antireflusso per via miniinvasiva. Rimango a Sua disposizione per eventuali chiarimenti.
Distinti saluti
