DOMANDA
Gentile dottore,
gradirei un suo parere su una diagnosi fatta ad un mio fratello.
Nel mese di novembre gli era stata diagnosticato un glioblastoma, poi gli è stata fatta una biopsia stereotassica e nonostante sia stato mandato il frammento a Roma dal prof. Giangaspero , dopo 2 mesi ancora non si riusciva a dare un nome al tumore.
Nel frattempo mio fratello peggiorava e il 25 febbraio hanno deciso di operarlo.
Tolto il tumore, ancora una volta c’e voluto più di un mese e l’aiuto ancora del prof.Giangaspero per avere la diagnosi di angiosarcoma.
Mi è stato spiegato che è un tumore ai vasi sanguigni abbastanza raro.
Al momento mio fratello sta abbastanza bene,è in attesa di fare la radioterapia.
Quello che desidererei sapere è il decorso di questa malattia,veramente ci sono poche speranzeper questi casi?
Cosa ci dobbiamo aspettare in futuro?
Mio fratello ha 75 anni.
La ringrazio e la saluto cordialmente
Nadia
RISPOSTA
Gentile signora,
effettivamente si tratta di una patologia assai rara a livello endocranico e quindi non mi meraviglio che la diagnosi definitiva sia stata così problematica. Proprio per questo motivo non esistono terapie standard e non si hanno dati certi sulle prospettive di cura di tali neoplasie; bisognerebbe, inoltre, avere qualche dato in più anche su sede e dimensioni del tumore.
Vengono considerati, generalmente, tumori che rispondono alla radioterapia ed una rivalutazione migliore potrà essere fatta dopo la terapia radiante, anche in funzione delle condizioni generali e dell’evoluzione del quadro neurologico.