DOMANDA
Gentile dottore sono un quarantenne sportivo (corsa campestre) circa un mese fa sono stato colpito da una forte sciatalgia che successivamente mi ha prodotto dei fastidi al piede sx.
La rmn condotta il 15 scorso recita: in L3-L4 lieve bulging discoanulare;
in L4-L5 protusione posteriore del disco con presenza di materiale dscale in sede postero-laterale sinistra migrato caudalmente lungo il muro posteriore e che entra in contatto con la radice S1 di questo lato.
Diametri sagittali del canale osseo regolari e normale morfologia del cono midollare e delle radici della cauda equina che decorrono regolarmente addossate alla parete posteriore del sacco durale.
Successivamente ho condotto anche un’elettromiografia all’arto che recita:
Esito elettromiografico degli arti inferiori (VCS,H,VCM,F) ed elettromiografia dei muscoli tibiale anteriore pedidio gastroacnemio sx.
A riposo: rari potenziali di fibra;
Attività motoria volontaria assai ridotta nel tibiale anteriore (stadio di s.o) con p.UM acceleranti di media ampiezza e durata e nel pedidio (transizione); più ricca (subinterferenza) nel gastroacnemio.
VCS,VCM nella norma.
Marcata sofferenza neurogena assonale con segni di denervazione da radicolopatia L5 SX.
Sto eseguendo alcune sedute di ozonoterapia intramuscolare e ho iniziato un ciclo di bentelan.
Le chiedo:
1) Se si tratta di un quadro compromesso e quindi difficilmente recupererò la funzionalità della dorsiflessione;
2) Se nel frattempo che l’ernia si disidrati via naturale va eseguito un ciclo di fisioterapia per recuperare parte della funzione dell’arto.
La ringrazio.
RISPOSTA
Visto il quadro clinico ed EMG (denervazione) dovrebbe pensare seriamente all’intervento chirurgico
Distinti saluti
Paolo Gaetani