Degenerazione maculare senile

    Pubblicato il: 26 Settembre 2018 Aggiornato il: 26 Settembre 2018

    DOMANDA

    Buongiorno,
    A mio padre, eta 77 anni, è stato diagnosticato a luglio di questo anno (2018) una degenerazione maculare senile complicata da lesione neovascolare in OD, che purtroppo è anche l’unico occhio dal quale vede. (ha perso l’occhio sinistro in un incidente tanti anni fa). Ha già cominciato la terapia con un ciclo di 3 iniezioni di Eylea mensili, effettuando già le prime due iniezioni (una a luglio e una ad agosto, un altra la deve effettuare tra qualche giorno), ma a suo avviso ci sono dei peggioramenti. Posso chiedere gentilmente se esistono altre terapie in aggiunta oppure sostitutive a quello che sta facendo? In altro aggiungo che mio padre e in cura anche per ipertensione e ipercolesterolemia da circa 20 anni.
    Cordialmente
    Guina

    RISPOSTA

    La degenerazione maculare è per l’appunto una degenerazione, in genere basata su una predisposizione genetica (esistono test genetici per poterne conoscere in anticipo il rischio di insorgenza), che si manifesta quando le condizioni circolatorie si riducono con l’età o in associazione a patologie che la compromettono come l’ipertensione arteriosa. Le punture di farmaci antiVeGF non sono una cura ma permettono di controllarne le complicanze essudative, almeno nelle fasi iniziali, ritardando la compromissione del visus. Una cura vera richiederebbe l’arresto dell’invecchiamento migliorando le condizioni circolatorie, bloccando l’ossidazione della retina, ed attutendo i processi infiammatori che sottendono ogni tipo di degenerazione cronica. Dunque se possibile oltre alle iniezioni intravitreali che vanno fatte quando compare una essudazione, va sempre associata una dieta opportuna ricca di frutta, verdura, pesce, acqua, vino rosso, un’adeguata attività aerobica, un apporto sufficiente di integratori con attività antiossidante, antinfiammatoria ed emoreologica, e colliri con attività antinfiammatoria per ritardare l’insorgenza di complicanze essudative. In caso di compromissione invalidante del visus (difficoltà a leggere con i normali occhiali per lettura) può essere avviato un programma di riabilitazione visiva eseguibile presso appositi centri che si dedicano alla riabilitazione delle condizioni di ipovisione e ai quali si viene indirizzati dal proprio oculista.

    Paolo Limoli

    Paolo Limoli

    Oculista, è responsabile scientifico del Centro Studi Ipovisione di Milano dove vengono segue da decenni pazienti affetti da degenerazioni complesse della neuro-retina, come maculopatie, glaucomi, atrofie ottiche, retinopatie ereditarie. Nel Centro vengono sviluppate le principali linee di ricerca nel campo della riabilitazione visiva quali creazione di test di lettura, metodologia di valutazione dei parametri di […]
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