DOMANDA
Salve dott. Avitabile,
ho 30 anni e da 4 soffro di corpi mobili vitreali, in continuo peggioramento. Da qualche tempo molte attività quotidiane sono pregiudicate, specialmente all’aperto, e la qualità complessiva della vita, mi creda, ne risente notevolmente.
A titolo informativo, seguo diete ricche di frutta e ortaggi, oltre ad assumere periodicamente integratori come il vitreoxigen.
Seguito visita oculistica specialistica di circa 4 mesi fa posso dirle che il mio vitreo è tuttavia ancora ben aderente alla retina. A ragione di ciò le chiedo dunque in che percentuale, approssimativamente, un intervento di vitrectomia nel mio caso potrebbe portare a distacco di retina o ad altre conseguenze peggiorative.
Naturalmente le chiedo inoltre se intravvede diverse soluzioni a questo problema, le ribadisco invalidante, anche in prospettiva.
La ringrazio cordialmente per il suo tempo e le porgo i miei migliori saluti.
RISPOSTA
Gent.ma Sign.ra
I corpi mobili vitreali rappresentano un processo di degenerazione del corpo vitreo (una sostanza gelatinosa presente nella camera posteriore dell’occhio con funzioni nutritive e tettoniche).
Posso capire che il disturbo legato alla presenza di queste “impurità” vitreali sia cospicuo ma affrontare un intervento come la vitrectomia per risolvere questo problema la espone a diversi rischi:
1) Lo sviluppo della cataratta che in letteratura scientifica è riportato essere di circa l’80% dopo questa tipologia di intervento:
2) Lo sviluppo del temibile distacco di retina riportato in letteratura scientifica in percentuali variabili dal 1 al 5%; mi preme ravvisarla sul fatto che se dovesse comparire il distacco di retina il trattamento chirurgico può risultare in un possibile insuccesso chirurgico (5% dei casi) e in uno scarso recupero funzionale (il 40% dei distacchi di retina non recupera la capacità di lettura).
A fronte di quanto le ho elucidato ed nell’assenza di soluzioni alternative credo pertanto che eseguire periodici controlli oculari e visite del fondo oculare sia il giusto iter da seguire fermo restando che la terapia con integratori che già assume è correttissima.
Cordiali saluti
Prof. T. Avitabile