Degenerazione vitreale

    Pubblicato il: 7 Giugno 2011 Aggiornato il: 7 Giugno 2011

    DOMANDA

    Salve dott. Avitabile,

    ho 30 anni e da 4 soffro di corpi mobili vitreali, in continuo peggioramento. Da qualche tempo molte attività quotidiane sono pregiudicate, specialmente all’aperto, e la qualità complessiva della vita, mi creda, ne risente notevolmente.

    A titolo informativo, seguo diete ricche di frutta e ortaggi, oltre ad assumere periodicamente integratori come il vitreoxigen.

    Seguito visita oculistica specialistica di circa 4 mesi fa posso dirle che il mio vitreo è tuttavia ancora ben aderente alla retina. A ragione di ciò le chiedo dunque in che percentuale, approssimativamente, un intervento di vitrectomia nel mio caso potrebbe portare a distacco di retina o ad altre conseguenze peggiorative.

    Naturalmente le chiedo inoltre se intravvede diverse soluzioni a questo problema, le ribadisco invalidante, anche in prospettiva.

    La ringrazio cordialmente per il suo tempo e le porgo i miei migliori saluti.

    RISPOSTA

    Gent.ma Sign.ra

    I corpi mobili vitreali rappresentano un processo di degenerazione del corpo vitreo (una sostanza gelatinosa presente nella camera posteriore dell’occhio con funzioni nutritive e tettoniche).

    Posso capire che il disturbo legato alla presenza di queste “impurità” vitreali sia cospicuo ma affrontare un intervento come la vitrectomia per risolvere questo problema la espone a diversi rischi:

    1) Lo sviluppo della cataratta che in letteratura scientifica è riportato essere di circa l’80% dopo questa tipologia di intervento:

    2) Lo sviluppo del temibile distacco di retina riportato in letteratura scientifica in percentuali variabili dal 1 al 5%; mi preme ravvisarla sul fatto che se dovesse comparire il distacco di retina il trattamento chirurgico può risultare in un possibile insuccesso chirurgico (5% dei casi) e in uno scarso recupero funzionale (il 40% dei distacchi di retina non recupera la capacità di lettura).

    A fronte di quanto le ho elucidato ed nell’assenza di soluzioni alternative credo pertanto che eseguire periodici controlli oculari e visite del fondo oculare sia il giusto iter da seguire fermo restando che la terapia con integratori che già assume è correttissima.

    Cordiali saluti

    Prof. T. Avitabile