Delucidazioni Allergia

    Pubblicato il: 28 Gennaio 2019 Aggiornato il: 28 Gennaio 2019

    DOMANDA

    Buonasera Dottore,volevo porle,se possibile,alcune domande riguardati questo argomento da me “sconosciuto’. Non so per quale motivo ma da pochi giorni mi e’ venuta un po’ di ansia riguardante l’allergia alimentare. Volevo precisa che nel corso nella mia vita non ho mai sofferto di nessun tipo di allergia,sia alimentare che pollini ,ho solo avuto da bambino intolleranza al latte e uovo che mi provocata eruzioni cutanee sul quoio capelluto.(ora credo sia risolta,o almeno non ho piu’ quella sintomatologia)(ora ho 24 anni). Volevo chiederle e’ possibile comunque sviluppare un’allergia verso un’alimento dal nulla?(ho sempre mangiato tutti i tipi di frutta,abito a pochi metri da noccioleti e ho sempre mangiato pesce, molluschi,arachidi ecc..). Non so perche’ ho sviluppato questa paura. E nel caso che la risposta sopra sia affermativa,l’allergia si sviluppera’ subito con shock anafilattico o esordira’ con sintomi piu’ bladi? Quanto e’ probabile che questo accada? La ringrazio in anticipo per la risposta,Buona giornata.

    RISPOSTA

    Devo dire che è la prima volta che un problema come il suo mi viene posto nei termini drammatici come lei li rappresenta. Molto più spesso le domande sono del tipo “avrei una curiosità…”
    Ammetto che si tratti di questioni legittime, e mettendomi dalla parte del paziente sono giustificate richieste di informazioni su perchè possono svilupparsi delle allergie, in particolare quelle alimentari e se c’è un modo di prevederne lo sviluppo e anche prevenirlo. Purtroppo le risposte sono tutte insoddisfacenti, allo stato attuale. Non voglio annoiarla con una descrizione dettagliata, mi limito perciò ai punti fondamentali: 1) le allergie non si sviluppano dal nulla, ma derivano da una sensibilizzazione specifica, cioèdeve esserci stato un contatto (inalatorio, ingestione, puntura, ecc.) tra la sostanza causa di allergia e la persona che svilupperà i sintomi 2) la sensibilizzazione avviene solo in determinate circostanze, non tutte chiarite, che si possono riassumere in una predisposizione (in gran parte genetica) e le caratteristiche sia del momento in cui avviene (presenza di contaminanti, altre sostanze, malattie intercorrenti o uso di farmaci) che della sostanza stessa (trattamenti subiti dall’alimento, dalla pianta, presenza di contaminanti ecc.) 3) i sintomi si sviluppano solo ad un contatto successivo alla sensibilizzazione, ma possono variare per tipo e gravità (ad esempio, da qualche starnuto a un attacco di asma) e non è prevedibile quale sia l’esordionel singolo caso. Ovviamente la sensibilizzazione può essere tracciata mediante la ricerca di IgE specifiche nel siero (ma va indirizzata a seconda del paziente, cioè a cosa può essersi sensibilizzato, date le sue caratteristiche di sede, occupazione, abitudini ecc.). Per la possibile insorgenza di sintomi, ci sono segni premonitori in pochi casi, ma vanno cercati con l’aiuto di un esperto specialista, il quale potrà anche sapere con quale probabilità possano esordire i sintomi. Direi che solo per alcune sostanze (farmaci, veleno di insetti, più di rado alcuni cibi) la prima manifestazione può essere rappresentata da shock anafilattico. Ma non si possono fare generalizzazioni, e resta comunque un certo margine di incertezza. Nel suo caso specifico l’intolleranza a latte ed uovo e la “crosta lattea” potrebbero essere indizi di qualche tendenza a sviluppo di reazioni, per cui consiglierei di eseguire il dosaggio delle IgE totali e quelle specifiche per componenti di questi alimenti, potrebbe fornire ulteriori indicazioni sulla sua propensione a sviluppare allergie.

    Roberto Paganelli

    Roberto Paganelli

    Professore ordinario di medicina interna all’Università G. d’Annunzio di Chieti. Nato a Roma nel 1951, si è laureato e specializzato in allergologia e immunologia clinica nella capitale. All’Università di Chieti è anche direttore della scuola di specializzazione in reumatologia e vice-direttore della scuola di specializzazione in allergologia e immunologia clinica. Si occupa soprattutto di allergie […]
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