Demenza e disorientamento.

    DOMANDA

    Mi scusi dott. Biondi, le scrivo per porle un quesito che, pur nella sua estrema sintesi vorrei le facesse immaginare le problematiche reali che pone ai familiari di un anziano affetto da una demenza fronto-temporale diagnosticata con risonanza.Le chiedo se è pensabile che variazioni dei propri luoghi abituali, tipo la propria abitazione anche per periodi brevi (vedi es. vacanze estive) possano, nel malato aumentarne il disorientamento. Le chiedo questo in quanto ho notato che nella realtà questa problematica esiste anche nelle brevi visite o in situazioni di affollamento in cui viene coinvolta la persona. Grazie

    RISPOSTA

    In linea di massima è preferibile mantenere, per la persona anziana con problemi di demenza, punti di riferimento stabili, ad evitare un possibile maggiore disorientamento. Chiaramente ogni situazione ha bisogno di una specifica valutazione e dei suggerimenti appropriati da parte dello specialista neurologo.
    Cordiali saluti,
    Prof. Massimo Biondi

    Massimo Biondi

    Massimo Biondi

    Professore ordinario di psichiatria all’Università La Sapienza di Roma. Milanese, classe 1952, si è laureato in medicina e chirurgia all’Università La Sapienza di Roma nel 1979. Poi la specializzazione in psichiatria e l’insegnamento presso le università dell’Aquila, di Siena e la Cattolica di Roma. Oggi è professore ordinario di psichiatria alla Sapienza, ateneo nel quale […]
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