DOMANDA
Gentile dott.ssa Mecocci,
mio nonno di 88 anni, affetto da lieve depressione ed episodi di delirio domiciliare è in terapia con Etizolam, Aloperidolo la sera, Bupropione e Cardioaspirina 100 mg. dopo ischemia vascolare avvenuta due anni fa.
E’ affetto da una demenza senile, ma si rifiuta di andare da uno specialista.
In merito Le chiedo cortesemente se può aiutarmi da medico a capire se:
1) i farmaci come aloperidolo possono peggiorare la demenza ?
2) ad oggi per questa patologia quali sono i principi più efficaci (donepezil, rivastigmina, memantina, anticorpi, integratori ecc) in modo da farmeli prescrivere dal curante se d’accordo e far iniziare la terapia a mio nonno ?
La ringrazio in anticipo.
Cordiali saluti
RISPOSTA
Gentilissimo,
tutti i farmaci che agiscono sul sistema nervoso centrale possono modificare le capacità di un organo così sensibile come il cervello all’invecchiamento.
L’aloperidolo in particolare può ridurre le capacità attentive. Bisogna definire con il suo medico il perché ritenga questo farmaco necessario (la persona è aggressiva? agitata?)
Per quello che riguarda i farmaci citati (memantina ed anticolinesterasici) hanno una certa efficacia sui disturbi cognitivi, soprattutto in fase iniziale.
Vanno prescritti però solo se il medico (meglio se uno specialista in problemi cognitivi) lo ritiene utile, valutando anche se ci possono essere controindicazioni al loro uso(bradicardia, gastrite/ulcera peptica, diarrea, asma etc).
Cordialmente
Patrizia Mecocci