DOMANDA
Buonasera, Le espongo la mia situazione: a mio padre di anni 73 è stata fatta la seguente diagnosi: demenza a patogenesi mista deficit della capacità di concentrazione, della memoria di rievocazione dell’orientamento temporale e della memoria di fissazione. Compromissione dell’orientamento spaziale dell’aprassia costruttiva e ideatrice.Abbiamo effettuato una TAC senza MDC che ha dato il seguente risultato: quadro di dilatazione degli spazi sub-aracnoidei e del sistema ventricolare compatibile con atrofia celebrale cortico-sottocorticale. Non evidenzia di espanso in sede sotto o sopra-tentoriale. Strutture della linea mediana in asse. Attualmente sta seguando la seguente terapia: Mattina: 1 compressa Akineton 4 mg, 1/2 compressa di olanzapina 10 mg, 7 gocce di Talofen, 5 gocce diazapam; ore 16:00 7 gocce di Talofen; ore 18:00 5 gocce di diazepam; ore 21:30 15 gocce di Talofen; ore 22:30 1 compressa e mezza di Dizyprexa da 1 mg. Vorrei chiederle un suo parere in merito, se secondo lei mio padre ha un inizio di alzheimer e se somministrandogli degli integratori per la memoria si può ottenere anche un leggero miglioramento, visto che non riconosce neanche i familiari. La Ringrazio
RISPOSTA
Gentile Signora, la diagnosi fatta a suo padre è di demenza “mista” degenerativa e vascolare, anche se non posso esprimermi sui motivi di tale diagnosi per mancanza di dati
Tale demenza sembra già grave, dal momento che non riconosce i famigliari
In questo momento assume una terapia neurolettica (sedativa) abbastanza pesante, quindi devo dedurre che ci sono problemi comportamentali importanti
Non posso valutare da quello che mi dice se sono indicati i consueti farmaci anticolinesterasici: questo potrà chiederlo meglio al neurologo che lo segue. Gli “integratori” non servono sicuramente a nulla