DOMANDA
Buonasera Professore,
cercherò di essere breve. Verso la fine del 1998, in concomitanza con la tesi di laurea, ho cominciato a soffrire di attacchi di panico. Per riuscire a laurearmi ho cominciato una cura farmacologica (anafranil+xanax) e ce l’ho fatta. Dopo un anno ho trovato lavoro per cui ho cominciato una psicoterapia (inizialmente anche 4 volte a settimana) con il risultato che oltre ad avere comprato l’attico al mio psicoterapeuta, mi ritrovo punto e d’accapo.
Ora vado da un dottore specialista in psicologia che non crede nelle psicoterapie, ed ho ricominciato, dopo svariati tentativi con altri farmaci, a prendere l’anafranil e lo xanax, ma, dopo una settimana di apparente calma, tutto torna d’accapo, paura, tanta paura degli attacchi di panico, un’angoscia perenne che mi paralizza, mi fa mancare il respiro…non so più che fare. La prego, Lei può aiutarmi a venirne fuori? Non ne posso più…
RISPOSTA
Cio’ che mi racconta appare non commentabile perche’ disorientano. Gli attacchi di panico possono essere ben controllati provvisoriamente oggi con la psicofarmacologia. Occorre rivolgersi al medico giusto. Ritengo necessario, dopo tale boccata d’aria, in senso metaforico, cioe’ trovando un po’ di pace, rivolgersi uno psicoterapeuta qualificato che possa aiutare con una psicoterapia anche cognitivo comportamentale, se quella psicoanalitica, secondo quanto lei mi fa comprendere, non avrebbe avuto successo.
Le rivolgo tanti auguri! robertopani@okeysalute.it