depressione irrisolvibile

    Pubblicato il: 14 Marzo 2012 Aggiornato il: 14 Marzo 2012

    DOMANDA

    Lasciata da compagno da circa un anno, dopo 4 anni di alti e bassi. Lavoro ok, genitori anziani con problemi, rapporto con mamma sempre piuttosto difficile, nessun’altro familiare e/o amico ad aiutarmi, solo conoscenze di lavoro che pretendono. Mi piacerebbe ‘vivere’ normalmente, ma non ho potuto mai farlo. Ora sono stufa, sono stata da psichiatra, ma mi ha dato psicofarmaco entact 10 (2 mezze pastiglie al di) che non ha fatto nulla, preso per quasi 2 mesi, ha solo provocato sensazione di ‘ubriacatura triste’ e senso di stomaco impastato. Per trovare compagnia ho sempre fatto tutto quello che potevo, ma forse non sono simpatica, non so cosa ho di sbagliato, di aspetto sono discreta. Ho bisogno di qualcuno che mi apprezzi e che voglia condividere con me una gita, una pizza, … è un anno che non esco, salvo che per lavoro.
    Ho fatto anche psicoterapia, ma mi sembrava di essere presa in giro, perchè con i problemi che ci sono adesso (politici, economici, gente senza lavoro,…) il mio è una sciocchezza e poi non tutti devono avere un compagno, mi ha detto che potrei restare sola anche tutta la vita, ma per me questa non è vita…
    Ho bisogno d’aiuto cosa posso fare, mi basterebbe che qualcuno s’accorgesse di me, non ditemi che devo essere più disponibile e aperta, ho provato, ma siamo alle solite; perchè io devo aprirmi verso gli altri e gli altri non lo fanno con me? non parlatemi di chat e agenzie matrimoniali. grazie e scusate per lo sfogo, non so più che fare

    RISPOSTA

    Depressione irresolvibile, titola il suo scritto…sembra proprio una sfida impossibile. C’è una verità incontrovertibile comunque, se scrive vuole comunicare, spera in qualcosa, almeno che qualcuno un po’ la stia ad ascoltare…eppure è stata da psichiatri e psicoterapeuti, possibile che si aspetti da poche righe la risoluzione di qualcosa di irresolvibile? Poi dice che il suo problema è una sciocchezza…Pensi comunque che comunicare l’è parsa una cosa utile, intanto come sfogo; allora usi la comunicazione in maniera più libera, anche una chat può essere utile, ma sicuramente di più confrontarsi con un terapeuta senza fuggire, accettando intanto le proprie difficoltà, piccole o grandi che siano. Ciascuno si porta sulle spalle un sacco con i suoi problemi di cui spesso non conosce tutto e spera di liberarsene in un colpo solo. Bisogna guardare dentro il sacco e far uscire un problema alla volta, riducendolo in porzioni più piccole, che affrontate una per volta sono più semplici da risolvere. Un po’ alla volta il sacco sarà meno pesante…lei è una persona che ha speranza, questo può aiutarla.

    Renzo Rizzardo

    Renzo Rizzardo

    ESPERTO IN DISTURBI DELL’UMORE E D’ANSIA. Già professore a contratto di psichiatria all’Università di Padova. Nato a Basiliano (Udine) nel 1946, si è laureato e specializzato in psichiatria a Padova. È stato responsabile del centro di salute mentale dell’Università di Padova e coordinatore regionale per il Triveneto della Sirp (Società italiana di riabilitazione psicosociale). Si […]
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