DOMANDA
Gentile Dottore Rizzardo,
ho 32 anni e già da circa 10 anni soffro di depressione.
Assumo attualmente fluoxetina 40 mg al giorno e sembra di star bene, però mi rendo conto che con tale dose diverse volte mi sento un po troppo su. Il mio psichiatra non mi ha detto mai di che tipo di depressione soffro anche se una volta mi ha accennato essere una forma di distimia, anche se per i sintomi di ipersonnia ed eccessiva astenia (talvolta iperfagia)sembra simulare maggiormente una depressione “atipica”. Oltre alla fluoxetina prendo il deniban 50 mg/die per l’astenia.
La mia domanda è: potrebbe trattarsi di un disturbo bipolare 2 oppure lo stato di “eccitazione” è diretta conseguenza della dose?In tal caso, come varia la terapia?Se scalo la dose a 30 mg mi sento depresso! sembra non esserci una via di mezzo!
Grazie mille
a.p.
RISPOSTA
Dopo 10 anni di storia clinica si hanno sufficienti informazioni per una diagnosi corretta; un disturbo bipolare è difficile sfugga alla diagnosi perché la fasi di eccitamento, cioè quando l’umore è esageratamente euforico, che caratterizzano il cosiddetto disturbo bipolare tipo I sono clamorose; nel disturbo tipo II gli episodi di euforia (subeccitamento)sono caratterizzati da una sintomatologia più attenuata, ma possono essere differenziati dai periodi di umore normale o depresso con una analisi accurata dei sintomi. Quindi, se non sono emerse indicazioni per la presenza di subeccitamento prima del trattamento, è molto probabile che i momenti di euforia siano dovuti ai farmaci. Naturalmente posso solo fare ipotesi; il suo psichiatra, che immagino la conosca bene, è sicuramente in grado di darle chiarimenti più motivati anche per il trattamento; un aggiustamento della terapia può richiedere diversi tentativi per regolare il dosaggio o per trovare un altro antidepressivo che nel suo caso abbia meno effetti euforizzanti.
