DOMANDA
buongiorno,volevo chiedele alcuni consigli su mio figlio che ha 20 anni,ma allergico dai primi 20 gg di vita.é sempre stato un caso limite,sempre viso,manine, piedie gambe completamente ricoperte da eczema,da piccolo mi è stato consigliato,dopo vari tentativi di mie diete,di togliere il latte materno,provare con la soia,è stato un totale disastro tanto che è stato alimentato con il Nutrinaut fino a circa 18 mesi,sempre convivendo con tanto antistaminico,fino a quando non abbiamo provato delle capsule di olio di borraggine,che sono state una manna per la sua pelle,cioè è scomparso completamente l’eczema,ma le sue intolleranze alimentari,sono rimaste,e sono aumentate,fino ad arrivare a non poter assaggiare più nessuna frutta,se non molto cotta ,e nessuna verdura,anche queste devono essere molto cotte,e a volte gli fanno male lo stesso.mi hanno parlato di un vaccino per della frutta,e mi hanno detto di test di allergie molecolari,volevo sapere cosa ne pensa,e se per mio figlio c’è la speranza di poter mangiare qualche frutto o verdura,tra l’altro data la sua pessima alimentazione,sta mettendo su peso.grazie Maria
RISPOSTA
Credo che il caso clinico di suo figlio sia molto complesso e le notiizie sulla storia clinica devono sicuramente essere rivalutate in base a criteri più aggiornati.
E’ molto probabile che suo figlio preentei un quadro di DERMATITE ATOPICA dell’adulto ma sarebbe utile valutare se oltre ad una probabile componete alimentare vi sia associata anche una componente da allergeni inalatori.
Su questa base credo che un investimento diagnostico,, utilizzando i moderni sitemi biomolecolari, sia doveroso per dipanare la probabile multifattorialità. Oltre a tale approccio appare anche utile valutare componeti accessorie relative allo stao di malattia ma dopo una accurata valutazione clinica: la rapportualità medico-pziente è un fattore chiave.
Nei casi complessi,, e quasi semptre cronici, dell’adulto occore dopo una diagnostica accurata mettere a punto un piano terapeutico che tiene conto di tutte le componenti, non ultimo il management delle probabili componenti da disagio emozionale probabilmente presenti.
Saluti
Prof A Tiri