DOMANDA
Gent.le Dott. GRONCHI, a luglio 2015 mi è stato diagnosticata una fibromatosi desmoide della parete addominale di circa 4-5 cm. Ora vorrei una nuova gravidanza e ho molta premura perché ho 39 anni e alle spalle diversi mesi di tentativi infruttuosi. Perciò vorrei evitare di asportare il desmoide e aspettare tempi lunghi per la cicatrizzazione della rete (Lei sa dirmi quanto dovrei aspettare in questo caso?). Perciò Le chiedo: conosce casi di gravidanze avute in costanza di desmoide al muscolo retto addominale? Potrei avere La gravidanza e semmai rinviare, ove necessaria, l’operazione? La ringrazio tanto per l’attenzione. Cordialmente. Elisabetta
RISPOSTA
Cara Elisabetta,
la presenza di una fibromatosi desmoide della parete addominale non è una controindicazione assoluta ad una nuova gravidanza, se pure è giusto sapere che durante la gravidanza la lesione può crescere. Abbiamo seguito in questi anni diverse decine di pazienti con questo problema ed abbiamo osservato che in circa il 50% dei casi la lesione durante la gravidanza effettivamente cresce. Se anche succede d’altra parte non è in genere un dramma. Non è rischioso, né per il bambino né per la mamma. Questo ovviamente vale in generale. L’applicazione al suo caso non può prescindere da una visita ed una valutazione della documentazione. Una volta partorito poi, spesso regredisce spontaneamente. Se così non succede, occorre decidere cosa fare. D’altra parte tali lesioni hanno notoriamente un comportamento indolente. A prescindere dalla gravidanza, smettono di crescere spontaneamente in un’alta percentuale di casi e regrediscono spontaneamente in almeno 1/3 delle pazienti. In pratica oggi ricorriamo alla chirurgia in non più del 50% dei casi,. Sono tipicamente quelli in cui il desmoide non smette di crescere, nonostante diversi tentativi anche di tipo farmacologico. Se si facesse operare ora, dovrebbe aspettare certamente almeno un anno per la ricostruzione della parete. Anche su questo un parere però preciso non può prescindere da una valutazione diretta della sua documentazione e da una visita clinica.
Cordialmente
AGronchi