DIAGNOSI CELIACHI DUBBIA

    Pubblicato il: 23 Giugno 2020 Aggiornato il: 23 Giugno 2020

    DOMANDA

    Buonasera,

    dopo un periodo con sintomi da reflusso e tachicardia con difficoltà a digerire, dopo cura con IPP senza riscontro positivo, ho eseguito una gastroscopia risultato gastrire antrale, cardias incontinente ernia iatale.

    Il risultato delle biopsie:

    gastrite attiva ++ – Helicobacter pilori positivo++ – su tutti i prelievi.

    I Prelevie al duoedeno (3 prelievi):
    -Lesione tipo 2 iperplastica Marsh-Oberthuber, villi normali, incremento linfociti T (CD3+) Iperlasia ghiandolare.
    Lesione grado A (Corazza-Villanacci)
    Sotto vi era indicato che seppur suggestive, tale tipo di lesioni possono essere ascirivibili ad altre condizioni da ricercare, e comuqnue da incrociare con gli anticorpali.

    Il gastroenterologo mi ha subito detto che ero ciliaca al 100%, e fatto iniziare la dita di gran fretta, e richeisto esame genetico che farò a breve.
    L’esame sierologico fatto poco dopo la gastrosocpia riporta questo:
    Ab ANTI GLIADINA -0,1
    AB ANTI TRANSLUTAMMINASI 0,10
    ANTICORPI ANTI ENDOMIOSO – non fatta la ricerca in base alla negativita dei primi due.

    Ora io sono in attesa dell’esame, ma il mio medico è molto scettico rispetto a questa diagnosi.
    Potrebbe essere transitoria tale infiammazione e dovuta alla presenza dell’Helicobater così come la gastrite e le difficoltà a digerire?

    Cosa devo pensare?

    Grazie

    RISPOSTA

    Gentile Signore,
    il suo scetticismo nei confronti della presunta diagnosi di celiachia che le è stata formulata è più che giustificato. La presenza di villi del tutto normali nella biopsia duodenale associata alla negatività degli anticorpi antitransglutaminasi esclude con certezza la diagnosi di malattia celiaca. Una lesione iperplastica della mucosa intestinale con ipertrofia delle cripte ed aumento dei linfociti intraepiteliali può essere causata da molte altre eziologie fra le quali anche l’infezione da Helicobacter Pylori (HP) che è stata riscontrata sulla base delle biopsie gastriche. L’indagine genetica potrà servire ad escludere per sempre la possibilità che lei svipuppi la celiachia se sia l’HLA-DQ2 che il -DQ8 risulteranno negativi. La positività del test genetico per uno di questi due antigeni di istocompatibilità indicherebbe solo che lei è predisposto geneticamente alla celiachia e che potrebbe svilupparla in futuro, ma al momento lei non è affetto da celiachia. il mio consiglio è pertanto di eradicare l’infezione da HP con opportuno ciclo di terapia antibiotica e con inibitori di pompa e di trattare il reflusso esofageo con farmaci antriacidi, reinserendo fin da ora il glutine nella sua dieta.
    Umberto Volta
    DIMEC, Università di Bologna
    Board Società Europea per lo studio della Celiachia
    Board Associazione Italiana Celiachia

    Umberto Volta

    Umberto Volta

    Già responsabile della struttura semplice di malattia celiaca e sindromi da malassorbimento al Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna. Nato a Parma nel 1952, si è laureato all’Università di Bologna, dove si è specializzato in medicina interna e in malattie dell’apparato cardiovascolare. È stato professore di medicina interna della scuola di specializzazione in medicina interna dell’Università di […]
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