DOMANDA
Scrivo questo consulto in quanto sono molto preoccupata per la diagnosi fatta qualche giorno fa a mia madre e vorrei un vostro parere . Mia madre ha 59 anni ed è cardiopatica ,aveva da Più di un anno una tumefazione al braccio . Fece tante ecografie e tutte affermavano fosse una semplice cisti .così È stata messa in lista e operata solo un mese fa . A distanza di un altro mese sono arrivati i risultati istologici che ora vi elenco. Descrizione macroscopica : nodulo bozzuto di 4×3×2,5 biancogrigiastra fascicolata di consistenza fibrosa e aree più soffici.
Diagnosi : leiomiosarcoma con aree pleomorfe a cellule rotonde e mixoidi . Radicalità dell’escissione non valutabile ..
Analisi immunoistochimica sma +,caldesmon + desmina- cd34-Ck- ema-
Score di differenziazione tumorale, mitoico, necosi rispettivamente 2,2,1
G2 sec FNCLCC snomed t01000. Ci hanno detto di stare comunque tranquilli in quanto secondo il loro parere non ha creato metastasi ma io ho letto su internet che è un tumore raro e molto aggressivo che crea metastasi anche ai polmoni . Alla luce di questo referto cosa dobbiamo aspettarci ? Sono molto brutti questi risultati ? Ora manderanno i vetrini non ho ben capito dove ma in un centro che si occupa di questi tumori per avere un loro parere l’oncologo intanto ci parla di operare nuovamente per radicalizzare in quanto dal referto non si è capito se ancora ce n’e e di fare la radioterapia ma per ora dobbiamo aspettare questi risultati
Grazie in anticipo aspetto un vostro parere
RISPOSTA
Buongiorno,
non è questo l’ambito in cui dare un parere specifico sul caso di sua madre. Possiamo solo dire che la prognosi dei sarcomi in generale dipende molto dal sottotipo istologico, dal grado di malignità, dalle dimensioni e dalla sede del tumore. Per questo è stata giustamente chiesta una revisione della diagnosi patologica da parte di un patologo esperto. Una volta confermatene le caratteristiche patologiche, se ne può definire il rischio. In genere le forme superficiali e di dimensioni sotto i 5 cm. hanno un’ottima prognosi.
Alessandro Gronchi