dialisi in tarda età

    Pubblicato il: 15 Aprile 2013 Aggiornato il: 15 Aprile 2013

    DOMANDA

    A mio padre quasi 90enne, con una insufficienza renale di ultimo grado ( anzi pre-dialisi) gli specialisti dell’azienda ospedaliare che lo seguono hanno consigliata la dialisi, il medico di famiglia, che lo segue nel suo domicilio è contrario. Sarebbe, secondo costui,una pratica terapeutica che lo proverebbe oltremodo, potendo invero considerare un trattamento meno invasivo e debilitante ( il prelievo dell’urina tramite caterere) da praticare a casa.
    In sintesi, quali sono i rischi, rispetto ai benefici per la dialisi in un paziente di quell’età?
    Consideri che mio padre ha uno indice di scompenso piuttosto elevato, ( il valore è circa 13.000) è portatore di pacemaker e segue una complessa terapia farmacologica tra cui quella con il sintrom.
    La saluto e La ringrazio
    A.C

    RISPOSTA

    Gentile A.C.

    lei pone una delle domande più difficili che possono essere poste a un nefrologo.
    La dialisi è una terapia salvavita (con un’insufficienza renale grave e senza dialisi si muore), ma anche una terapia molto impegnativa per il paziente e per i familiari.
    Uno dei principi fondamentali da seguire, a mio parere, è che la dialisi anche a 90 anni deve migliorare la qualità di vita per persone che vogliono continuare a vivere. Non deve essere imposta, non deve creare inutili sofferenze senza apportare significativi benefici clinici, non deve determinare un prolungamento del processo di morte di malati molto gravi.
    Detto questo, credo che la prima cosa da fare è capire, anche indirettamente, se suo padre ha ancora voglia di vivere ed è disposto per questo motivo a sopportare qualche disagio dovuto alla terapia dialitica.
    Esiste peraltro una metodica domiciliare (la dialisi peritoneale) che può essere meno invasiva per i pazienti anziani in quanto non li costringe a recarsi in ospedale tre volte alla settimana.
    Per prendere la decisione, potrebbe essere utile un confronto tra il suo medico di medicina generale, il nefrologo ed il paziente, possibilmente accompagnato da un familiare.
    Spero che potrete decidere per il meglio. Cordiali saluti,

    Dott. Maurizio Gallieni

    Maurizio Gallieni

    Maurizio Gallieni

    Direttore dell’unità operativa complessa di nefrologia e dialisi dell’azienda ospedaliera San Carlo Borromeo a Milano. Nato a Milano nel 1960, si è laureato presso l’Università degli Studi di Milano e specializzato all’Università degli Studi di Verona. Ha studiato e svolto tirocini all’estero, soprattutto negli Usa.
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