Diarrea cronica e ulcere afotoide

    Pubblicato il: 12 Aprile 2019 Aggiornato il: 15 Aprile 2019

    DOMANDA

    Salve, sono una ragazza di 38 anni operata nel 2012 di K papillare alla tiroide e sottoposta ad un ciclo di radioterapia, e da parecchi anni soffro di diarrea con muco, soprattutto notturna, alternati a stitichezza (anche 5 giorni) associati a dolori addominali soprattutto nel lato destro. Inoltre la mia bocca presenta delle afte anche molto dolorose che non vanno mai via. Mi stanco facilmente e altrettanto facilmente mi ammalo, perché ho sempre le difese immunitarie basse; inoltre sento dolori muscolari continui. Stanca della situazione mi sono rivolta a un gastroenterologo che mi ha prescritto numerose analisi, tra cui tutti gli anticorpi della celiachia, calprotectina fecale, coprocoltura e ricerca di sangue occulto nelle feci. Tutto negativo. Solo un po’ di carenza di calcio (25.28 ng/ml) e il paratormone intatto alto (94.10 valore di riferimento max: 80). Ho eseguito anche una ecografia con studio delle anse intestinale, che ha evidenziato ispessimento del colon ascendente, discendente e del sigma come per flogosi (5-6 mm) con interessamento della tonaca sottomucosa che appare iperecogena (conservata la normale stratificazione). Mi è stata prescritta pertanto, una colonscopia dal quale è risultato che: la valvola ileo-cecale è iperemica e edematosa e nell’ileo la mucosa appare lievemente iperemica con 2 piccole erosioni a colpo d’unghia ricoperte da fibrina. Mi sono stati praticati prelievi bioptici multipli nel colon destro, traverso, discendente, sigma e retto per caratterizzazione istologica. In attesa dei risultati istologici e della visita con il gastroenterologo che mi ha in cura, per placcare l’ansia dell’attesa del risultato vorrei conoscere un Vostro parere per comprendere che cosa potrebbe avere il mio intestino. Grazie.

    RISPOSTA

    La storia clinica (afte e diarrea non ematica), il rilievo ecografico (ispessimento parete colon) e il referto endoscopico (lesioni ileali) sono coerenti nel senso di una malattia di Crohn con interessamento ileale e probabilmente colico (ileocolite). L’esame istologico potrebbe anche non essere dirimente come spesso accade in questa patologia. se il suo medico dovesse confermarle questa diagnosi sarebbe in tutti i modi una diagnosi molto precoce (non tanto rispetto l’esordio sintomatico ma rispetto i momenti evolutivi di questa patologia) e più facilmente curabile.

    Gabriele Riegler

    Gabriele Riegler

    Professore associato di gastroenterologia all’ Università della Campania Luigi Vanvitelli. Nato nel 1948, si è laureato in medicina nel 1973 per poi specializzarsi in semeiotica e diagnostica di laboratorio e in gastroenterologia. Autore di oltre 160 lavori scientifici, si è occupato di ricerca in tema di cancro del colon, di malattie infiammatorie intestinali e di […]
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