DOMANDA
Buonasera professore,
Ho 45 anni e sono un uomo.
Da tempo soffro di colon irritabile e reflusso gastrico…Non so se siano collegate tra di loro le cose ma premetto che sono un tipo molto ansioso e iperteso,infatti prendo da quasi 20 anni mezza pillola per la pressione.
In questo periodo sono molto stressato ed impaurito dalla situazione che stiamo vivendo,dato che ho spesso pancia gonfia,flatuenza e continui movimenti intestinali che mi hanno portato alla diarrea.
Il medico mi ha ordinato Spasmomen 40mg ed era tornato tutto nella norma per 20 giorni,mettendomi anche in riga col mangiare.
Stasera però, dopo 20 giorni ho bevuto acqua frizzante a tavola,e dppo circa 15 minuti sono andato in bagno..subito molto morbide ma senza forma,poi tre scariche di diarrea,ma senza dolore al fianco sinistro,cioe come colite…la mia domanda è…può essere stata l’acqua gassata a scatenare tutto visto che non avevo nulla fino a prima?
Il periodo di stress e la mia persona perennemente agitata può influire sull’intestino?
Ultima domanda…posso associare allo Spasmomen,una compressa di lactomaior fermenti lattici?
Grazie mille,
RISPOSTA
Caro Signore la sua domanda è articolata ma molto astratta. Disturbi come l’intestino (o colon) irritabile hanno una definizione precisa di condizione dolorosa addominale con alvo spesso alterno e dolore che si riduce con l’evacuazione e che perlopiù si manifesta dall’età giovanile. Questa condizione, che è patologia funzionale e quindi non preoccupante, può essere dovuta ad alterazione della funzione motoria correlabile all’ansia. Il reflusso, condizione frequentissima come l’intestino irritabile, è multifattoriale e non correlabile perlopiù con l’intestino irritabile, e se non curato (spesso con la semplice modifica dello stile di vita) può condurre all’esofagite. E’ poi fisiologico che dopo i pasti ci possa essere qualche movimento intestinale, l’acqua frizzante non ha ruolo. Lasci perdere i fermenti che non sempre sono indicati. In definitiva, come lei stesso riconosce, è un soggetto ansioso e necessita ancora prima dei farmaci di un buon rapporto con il suo medico di base che abbia voglia di spiegarle quello che io ho solo accennato in modo più esaustivo così da tranquillizzarla.