DOMANDA
Gentiele Prof.ssa Rossi,
Io e la mia ragazza siamo caratterizzati da una diversa “marcia” nell’affrontare le attività di tutti i giorni.
Lei tranquilla, di poche parole, si stanca in fretta. Io superattivo, chiacchierone, con la giornata sempre piena.
Questo aspetto di fondo si riflette anche sul desiderio sessuale. Io sento la necessità di avere rapporti 1-2 volte al giorno; lei prova desiderio sessuale più raramente, circa una volta a settimana.
L’incompatibilità sta facendo crollare il nostro rapporto. Quando lei rifiuta il mio approccio, o dice di non averne voglia io entro in una fase di profondo cattivo umore e rabbia interiore. Pur non facendogliene una colpa, non riesco ad evitare questa mia reazione.
La conclusione è la masturbazione, o da parte sua o da solo.
Lei capisce le mie esigenze, non me ne fa una colpa. Io capisco parimenti le sue.
Tuttavia non sappiamo come fare a risolvere il problema.
Consigli? Esistono terapie di coppia adatte?
Distinti saluti,
Gabriele
RISPOSTA
La situazione che lei pone non mi sembra un problema, si tratta di esigenza e tempi diversi che possono essere superati con la comprensione e l’accettazione della diversità dell’altro.
Avete due modi di porvi rispetto al desiderio sessuale, e questo è molto diffuso nelle coppie, ma questa diversità diventa insormontabile solo quando scatta l’idea che l’altro, non rispondendo alle nostre richieste, non ci ama abbastanza. Questa equivalenza è fuorviante, e questo rischia di creare un problema. In questi casi non ci sono terapie “adatte”, (chi dovrebbe cambiare dei due? per lei la sua ragazza, per la sua ragazza lei, di certo non se ne esce) c’è invece la possibilità di un percorso che vi aiuti a fare i conti con questa diversità trovando dei modi più consoni per la vostra intimità.
Un saluto