differenza tra mioma e cisti naboth

    Pubblicato il: 15 Luglio 2013 Aggiornato il: 15 Luglio 2013

    DOMANDA

    Gentile dottore ho sempre saputo di avere una cisti di naboth posizionata sul collo dell’utero e grande circa 3 cm, comparsa in seguito ad una gravidanza. Questa diagnosi mi è stata confermata da diversi ginecologi. Da circa due mesi ho delle piccole perdite ematiche vaginali conseguenti a sforzo durante la defecazione (in una occasione dopo un rapporto). Preoccupata e non avendo ricevuto una spiegazione dalla mia ginecologa, effettuo una ecografia transvaginale, da cui risulta che non si tratta di cisti, bensì di mioma. Decido di sentire il parere di un altro professionista, il quale manifesta la sua perplessità nel visionare l’ecografia, in quanto, pur essendo scritto “formazione solida ipoecogena a contorni netti con segnali di flusso al suo interno, riferibile a mioma”, lui afferma che è di colore scuro e farebbe pensare ad una formazione liquida. Tre anni fa feci una colposcopia da cui risultava trattarsi di mioma. La mia domanda è come si può distinguere con certezza una cisti di naboth da un mioma? Lei capisce la mia preoccupazione in quanto se si trattasse di mioma mi è stato detto che devo asportarla chirurgicamente con il rischio anche di una isterectomia. Considerato che ho 43 anni e vorrei una seconda gravidanza, una diagnosi certa per me è importante, non vorrei correre il rischio di fare un intervento per poi scoprire che si trattava di una cisti. Inoltre, se si trattasse di mioma quale alternativa c’è oltre all’intervento chirurgico? Grazie.

    RISPOSTA

    Carissima,
    Se fosse un mioma sarebbe solido. Più facile pensare a una cisti di Naboth che può essere trattata senza ricorrere all’isterectomia; anche il mioma può essere trattato conservando l’utero.
    Cordiali saluti

    Giorgio Vittori

    Giorgio Vittori

    ESPERTO IN TECNICHE ENDOSCOPICHE. Potete tranquillamente utilizzare la qualifica di Past President della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia oltre a quella di già primario di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale San Carlo. È anche docente di ostetricia e ginecologia presso l’Università di Tor Vergata, a Roma. Effettua interventi, per lo più con tecniche endoscopiche, per […]
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