Difficoltà a digerire, peggiorata gradualmente

    Pubblicato il: 5 Febbraio 2019 Aggiornato il: 7 Febbraio 2019

    DOMANDA

    Buonasera. Sono una ragazza di 23 anni. Da gennaio a luglio 2017 ho effettuato un periodo di studio in argentina e durante la permanenza ho avuto quella che sembrerebbe essere una intossicazione alimentare. Ho assunto degli antibiotici intestinali e il problema sembrava sparito. L’intossicazione però è stata seguita da altri episodi di difficoltà a digerire e malessere allo stomato.
    Tuttavia, tornata in Italia ho continuato ad avere problemi di digestione (gonfiore addominale, senso di pesantezza che a volte pesava sulla respirazione, senso di sazietà frequente e mancanza di appetito). Ho effettuato delle analisi del sangue per individuare eventuali intolleranze nel settembre del 2017 e dai risultati sarei intollerante a numerosi alimenti (patate, lievito, riso, aceto, funghi, pepe, insaccati). Ho effettuato il periodo di astinenza consigliato, ma le intolleranze non sono passate e sono presenti tuttora. Inoltre nell’ultimo periodo la mia capacità di digerire mi sembra essere peggiorata: ho lo stomaco spesso notevolmente gonfio e dolorante al tatto, anche quando non mangio cibi a cui sono risultata intollerante. È diventato motivo di disagio e mi trovo a non sapere cosa mangiare per avere una digestione regolare. Inoltre non ho problemi di stitichezza o diarrea, solamente notevole gonfiore perenne con dolore al tatto, anche nella parte superiore dello stomaco, seppur non gonfia. Questo mi ha fatto dubitare del fatto che il problema siano le intolleranze, e che si possa trattare in generale di un mal funzionamento del mio apparato digerente di alcun tipo.

    RISPOSTA

    Premesso che i test per le intolleranze quasi sempre non hanno valore scientifico e che l’Argentina è un paese affidabile sul piano sanitario E’difficile dire che quello che lei chiama “intossicazione alimentare” che non viene ben definita e l’uso di antibiotici abbia correlazione con i suoi sintomi attuali che costituiscono una dispepsia motoria cioè una difficoltà a svuotare lo stomaco. Con una attenta anamnesi va verificato il suo stile di vita e le sue abitudini alimentari ( a volte basta masticare adeguatamente per stare meglio!). Solitamente sono efficaci i procinetici quali il domperidone e la levosulpiride. Può essere utile esguire i test di funzionalità tiroidea. Ovviamente quanto le scrivo non la esula ad esguire una visita specialistica per verificare la necessità di ulteriori esami.

    Gabriele Riegler

    Gabriele Riegler

    Professore associato di gastroenterologia all’ Università della Campania Luigi Vanvitelli. Nato nel 1948, si è laureato in medicina nel 1973 per poi specializzarsi in semeiotica e diagnostica di laboratorio e in gastroenterologia. Autore di oltre 160 lavori scientifici, si è occupato di ricerca in tema di cancro del colon, di malattie infiammatorie intestinali e di […]
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