difficoltà nelle relazioni sociali, disturbo paranoico?

    Pubblicato il: 13 Luglio 2014 Aggiornato il: 13 Luglio 2014

    DOMANDA

    Buongiorno, ho dopo vari anni, raggiunto la consapevolezza di farmi aiutare a curarmi sul mio disturbo paranoico che va a compromettere le mie relazioni sociali. In particolare ho sempre attribuito colpe e minacce sul lavoro, atteggiamenti egoistici nei rapporti con il partner, scarsa affidabilità dei genitori; ho capito che tutto questo è sbagliato perchè c’è qualcosa che non va in me… Mi sento al centro di tutto, ho troppa autostima e oltretutto credevo che forse alla fine tutti i capi con i quali ho lavorato sono degli aguzzini, approfittatori…. mettendo in atto delle minacce verso di me ma alla fine fraintendendo tutto questo per un mio falso significato. Scambio le mie idee con quelle degli altri, per cui vado a mettermi in situazioni violente e brusche, con il momentaneo allontanamento dalla “fonte di minaccia”. Con ciò a 49 anni oggi sono rimasto solo e questo è il momento di cambiare (l’ho già detto mille volte). Mia moglie e mia figlia per un percorso terapeutico familiare incentrato sulle difficoltà scolastiche mi hanno coivolto con una psicologa che ci ha detto di voler fare una terapia di coppia, ma io ho anche bisogno di una terapia individuale ? Considerando che la fiducia nei terapeuti come per gli altri si è esaurita sempre a causa mia per qualche opinione personale espressa dagli psicologi nei mie confronti negativa, crede che io debba ancora credere in una vita più sana e sostenibile per me e per gli altri???

    RISPOSTA

    Scrivendo questa mail ha già dimostrato, se non di credere, almeno di sperare che sia possibile “ancora credere in una vita più sana e sostenibile per lei e per gli altri”.
    Una terapia individuale affiancata a quella di coppia è spesso utile. Lo proponga alla sua psicologa.
    Ciò le permetterebbe di lavorare su esempi di situazioni concrete nelle quali le sembra di avere “comportamenti paranoici”, per meglio capire quali pensieri alimentano gli eventuali circoli viziosi, quali emozioni sono in gioco, e come agire e cosa dire per non cadere sempre nelle stesse trappole.
    Fare e dire una cosa diversa più adeguata alla qualità delle relazioni sociali permette di coltivare la “BUONA autostima”. Non quella impregnata di orgoglio e di risentimenti che crea problemi con il prossimo, ma quella nutrita da un’equilibrata valutazione dei propri pregi e limiti e di quelli altrui.
    La persona che ama vivere sola può anche permettersi di essere paranoica. I potenti che si circondano solo di sudditi accondiscendenti spesso lo sono.
    Ma se invece si desiderano avere relazioni positive con il proprio ambiente di vita, allora ci sono comportamenti nuovi da imparare.

    Vittoria Cesari

    Vittoria Cesari

    Docente di psicologia all’Università della Svizzera italiana di Lugano. Nata a Torino nel 1952, vive e lavora in Svizzera. Dopo la laurea in economia e commercio all’Università di Torino, ha conseguito un dottorato di ricerca in psicologia all’Università di Neuchâtel (Svizzera), un diploma in terapie relazionali sistemiche dell’Istituto Gregory Bateson di Liegi e un diploma […]
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